consegna speciale

Ho messo la sveglia alle 5.15 e ho sfidato i controlli anti quarantena. Mi sono sentita viva come non mai pedalando nel buio, con l´aria fredda che si avvicina alla primavera. Mi sentivo bene, sentivo di FARE del bene a una persona speciale, che mi ha dato tanto in questi anni, che mi ha fatto davvero camminare lontano rispetto a dove sono partita.
Era una consegna di gratitudine, non per vederti, solo per farti sapere che ci sono. Che nelle diffocolta´ e nella lontananza ... possiamo comunque sentirci vicini, fare un gesto gentile, per il puro piacere di farlo. E cosi ho fatto. E´stato bello, ha fatto piu´bene a me che a te.
Poi mi sono sentita anche stupida ... come quando feci consegnare dei fiori a casa a MV, alle superiori. Non so cazzo mi dicesse la testa: non mi cagava, era piu´piccolo di me, non avevo nessuna speranza e io cosa ho fatto? Un regalo (Dei fiori per un uomo!!) con dentro un pluche della Trudi che solo a ripensarci mi partono delle bestemmie al megafono PD!!! Pero´sei cosi´, nel bene e nel male, nella tua voglia di dare, di donare, senya pensare alle conseguenze, pensando solo al piacere immediato.
E´stato bello fare qualcosa per Emmelle senza ricevere niente incambio. E´stato bello ma non e´la base delle relazioni.
Cosa fa lui per me?
Cosa sta facendo?
Con queste domande devo andare avanti facendomi coraggio: lui per me non fa niente, non si cura di me e io ho un desiderio reciproco di cura e condivisione.

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