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Visualizzazione dei post da 2018
La sottile differenza tra non sentirci ma sapere che ci sei e il non sentirci perché te ne sei andato a fanculo. È il momento più duro, quello dove manchi di più, dove la routine era ben radicata. Ma sto così, con le gambe chiuse, la pomata spalmata a ricordarmi il tracollo psicofisico dell’addio. Sto con le gengive sanguinante, un dente che pulsa, dei tagli nella bocca. Mangio di merda, ho un umore di merda, sto di merda. Fammi solo arrivare a venerdì, fammi correre sabato, fammi sciare domenica. Si domenica. Dammi una pista vuota, alle 8 di mattina, dammi una botta di culo, vederlo, incrociarlo, prenderci 10 minuti per dirsi un cazzo e rovinarsi la domenica. Non succederà perché ci sono i mondiali in Gardena. Tutto il cosmo ci manda segnali per dirci “no ragazzi, smettete di vedervi, è un’idea del cazzo!” Si vede chiaramente nella quantità di “contro” che ci piovono addosso. Che bello eri lontano dai social. Quanti casini in meno e quante meno tentazioni adesso. Sarai già a letto

Fallita è la parola giusta

ieri sera rotto il silenzio stampa a suon di "sono un cretino", "non so dirti che mi manchi", "dovevo salire da te sabato" etc Conclusioni: sono donna meravigliosa, la migliore conosciuta in 20 anni (ammesso che ne abbia conosciute altre), si mangerà la mani per avermi lasciato (veramente io sarei anche disposta a trovare soluzioni), Se fosse sicuro di potermi rendere almeno un po‘ felice combatterebbe come un leone (i momenti insieme sono stati molto belli, solo erano pochini), a qualsiasi mio cenno proverà a riconquistarmi (sono qui adesso cazzo!! devo mollarti e fingere di tornare??) Non può vivere nelle perenne menzogna specialmente con i figli (salvo quella del suo matrimonio che porta avanti da 20 anni). Non sono arrabbiata, penso neanche delusa. Fallita è la parola giusta, sento il peso dell’ennesimo fallimento. Sento di essermi abbandonata troppo velocemente a quella sensazione di “incastro comodo” quando mi abbracciava. Ecco sì, quell'abbrac

E’ troppo difficile

È difficile stare con uomo che ti dice che è sempre felice, perché non ti chiederà mai “come stai?” E’ difficile stare con uomo che ti dice che ha una vita piena, perché non ti chiederà mai “cosa fai?” Non ho voglia di stare con un uomo che mi mette nuovamente all’ultimo posto delle sue priorità. Non che quello che viene prima di me non sia importante, anzi … i figli prima di tutto, ma poi un po’ anche io o ameno ogni tanto, ogni 2 settimane, chiudi tutto e mi metti al primo posto. Mi sembra la solita minestra, con un pizzico di onestà in più, con q.b. di coerenza, ma sempre ministra insipida, che non sfama, che non soddisfa. Resto sempre affamata, di attenzioni, di conferme. Sarebbe stata una bella favola, sarebbe stato tirare fiato, essere accudita. Sarebbe credo sia il fratello siamese di “se” e con i “se” ho dovuto chiudere storie fa. Sapere che altri passano sopra tutto, che hanno molte meno pretese e balle di me, non fa che aumentare la tristezza e il senso di inadeguatezza:

tutto piatto

Mi uccide ogni volta. Ogni volta che sparisce e non comunica. Non credo possa funzionare. Prende le farfalle nello stomaco e le stermina una alla volta con il silenzio o con promesse mancate. Non può funzionare. Non è quello che voglio anche se resta possibile che sia ciò di cui ho bisogno. Il cuore non batte, nessuna emozione decolla. È tutto così piatto, freddo, non riesco a essere felice e a pensare a quello che succederà domani. È diverso dal solito ma non meglio. Anzi. Non c’è traccia di romanticismo ma pazienza, posso anche vivere senza romanticismo ma almeno un po’ di desiderio, di sapere che mi vuole, che mi desidera, che gli piaccio. Niente. Non manda nessun segnale e io mi accartoccio sui miei grigiori interiori, raccolgo pezzi di autostima andata in frantumi per la millesima volta. Non basta. Non funziona. Neanche stavolta. Così non ci voglio stare: senza farfalle, senza attesa, senza desiderio, senza parole. Toccherà sputare il rospo, tornare a pensare alla corsa, strac

uno specchio per guardarmi

Sono stremata, tutto così veloce, tutto così faticoso. Però sono brava perché tengo duro, e incastro tutto quello che c’è da fare. Ci sono. Stanca, rugosa, affaticata, ma ci sono per tutto e per tutti. Seduta alla scrivania del mio ufficio sgranocchio prugne secche come non avessero zuccheri e calorie. Mangio per compensare, ed è bellissimo compensare mangiando. Sono stanca, l’ho già detto? Dovrei correre, ma stasera non voglio neanche pensarci alla fatica di mettermi scarpe e pantaloni ed uscire nel buio nella sera. EmmeElle ha un giorno libero e non si è fatto ancora sentire. Cosa vorrà dire? Vorrà dire quello che mi ha detto l’altra sera: che corriamo troppo, che sono troppo presa, che sono in uno stadio 3-4 su scala da uno a dieci. Mi conosce poco … o forse ha ragione. Dice cose belle tipo che il mio fascino sta nell'essere diversa, ma che bisognerà vedere sul lungo periodo come conciliare questa diversità. Dice cose sincere tipo che forse dovrebbe resistere ancora 3-4 anni as

Buoni propositi da post trasloco

Non gli piaccio. E’ evidente. Non mi cerca, non domanda, non pianifica. Ho sbagliato qualcosa o semplicemente ha sbagliato lui a valutare a me, pensando offrissi altro. Io temo la solita invadenza, ma ce la giochiamo alla pari. Mi scopro di avere una voglia matta di avere qualcuno sempre addosso, in tutto, anche ogni giorno! Alla faccia dell’uomo part time, co.co.co, etc.etc.etc! Ho voglia di un uomo fisso, presente, che non mi faccia sentire sola. Ad essere onesti e sinceri. Non per niente tutto è precipitato quella domenica da lui, con i bambini, la pizza fatta in casa, quelle ore così serene da famiglia allargata, da uomo per bene … il vero family man, senza sforzo e senza fatica. Per vocazione quasi! Piano di azione, elaborate in gran parte questa mattina tra le 4 e le 6, in attesa della sveglia. Sparire, scomparire, non importunarlo, non chiedere niente. Aspettare che sia lui a chiedere, in fondo una volta lo faceva e io tiravo indietro e lui chiedeva ancora. Ora che ci sono, ora

La casa è di nuovo vuota

La casa è di nuovo vuota. Come quando ci sono entrata 5 anni fa. Ricordo i miei passi sul parquet che suonavano a vuoto. Ricordo il rimbombo delle pareti. È grande questa casa. Fatta strana ma grande. Non avremo più spazio per la ruota e la danza ma ce ne faremo una ragione. Basta animali, basta padrone, basta soldi buttati. Ci ho messo tanto e ho rischiato di metterci anche di più. Adesso è quasi fatta. Ultimi sforzi fisici poi ci sarà solo lo sforzo economico. E comunque non gli piaccio. Non so perché ma ho questa idea ... oppure è solo di Topolinia. ​

Rassegnazione per principianti - Mascha Kaléko

Tu non cercare nulla. Non c’è niente da trovare, Niente da capire. Accontentati. Quando verrà il loro tempo fioriranno i tigli Sopra la tomba scavata di fresco. Quando verrà il suo tempo si dissiperà il buio, Scintillerà la luce rinata. Niente è concluso, tutto continua. E tu sarai allegro. O forse no. Tra sparire e ricominciare L’impossibile accade. Come e perché non è stato svelato. Suona nuova al principiante l’antichissima melodia. Per cercare il senso profondo, non sprofondare. Tu non cercare. Così lo troverai. Mascha Kaléko

Sfinita e intossicata

Sono sfinita: da questo raffreddore che non mi abbandona, dalle richieste di inizio scuola, dal lavoro, dal cambio casa. Niente di speciale che altri genitori e persone non debbano affrontare, ma per me, in questo momento, è tanto. Ho perennemente sonno e dormo perennemente di merda il che mi rende perennemente intrattabile. mi sento intrattabile, mi sento irascibile ma poi mi sento stanca. sempre così schifosamente stanca. Dal lunedì al venerdì. Poi il venerdì sembro drogata, famelica, alla ricerca di cose da fare, montagne, corse. Sabato ho corso con la febbre e le amiche che mi dicevano che ero verde. Ma io a testa bassa, a dimostrare non so cosa e non so sopratutto a chi. Forse a qualcuno dei fantasmi che popolano la mia casa abbandonata dai neuroni. Ho schiumato fatica, ho ho avuto i pensieri più "bassi" mai partoriti durante una corsa, ho veramente detto "adesso è basta è troppo". Poi è passato. Incredibile, inspiegabile come possa passare. Come il respiro si

Non farlo, non di nuovo

Non farlo, non pensare che ci sia qualcosa di sbagliato in te. Non pensare di aver detto o fatto qualcosa di sbagliato. Non farlo di nuovo. Non si da sentire, non ti cerca, lo senti distante ... lascialo dove è. Secondo me hai proprio bisogno di tanto, tanto, stra-tantissimo bisogno di riposo. Di weekend tranquilli, con la tua polpetta, dormire qualche ora in più, stare un po a casa, prima di cambiare letto, cucina e abitudini. Fantastichiamo alla grande sul post-trasloco. Sulla lavastoviglie, sul forno. Torniamo in una casa normale, nostra, non un accampamento di passaggio, ma qualcosa che forse resterà una decina di anni o comunque dalla quale non abbiamo fretta di venire via. Ma sì ... leggiamo una parola "fine" per un po. Cerca di stare un po tranquilla, di trovare un ritmo più calmo, meno nevrotico. Non serve anche a questo l'autunno? A piangere senza ritengo fingendo sia il raffreddore? Non serve a cambiare, ha lasciare quello che è stato e prepararsi al tranquillo

pensieri da MIO-DIO

Stesse sensazioni di fine agosto: qualcosa non gira. Le sensazioni non sono buone, come se qualcosa non girasse, come se mi respingesse. Temo di nuovo di non piacergli, di non interessargli. Cosa che avrebbe anche un perché molto lucido e semplice: siamo mela e pera. Essere mela e pera, non è come essere cane e gatto, cioè in conflitto, in combutta. No, noi siamo solo diversi: io sono sport, vacanze, exit strategy per la vecchiaia. Lui è impegno familiare, lavoro, politica. Il nostro non è un dialogo, più spesso assomiglia a un monologo alternato: parto io, programmi, weekend, idee, corse per poi cedere la parola a lui, di Maio, Salvini, il premio di fine anno sull'utile. MIO-DIO. Che non stavo con un uomo che si interessava di politica devo andare indietro a ... mai. Credo veramente MAI. Mai avuto un uomo così aggiornato, così sul pezzo, così conoscitore dei meccanismi economici, politici, MAI. Io che dal sistema voglio uscire ... lui che nel sistema vuole farci i soldi o comunque

Giornate zoppe.

Cibo fuori controllo, pensieri con il doppiofondo, nessuna voglia di correre. Sempre quella voglia di sapere tutto di lui quando lui non vuole sapere un cazzo di me. Sto aspettando. Per l’ennesima volta, come la solita idiota sto aspettando il suo messaggio. Lo so che arriverà e so che sarà per il mio pezzo di settembre. Lo so perché ogni parola, ogni atmosfera l’ho scritta pensando a lui che l’avrebbe letta. L’ho scritta per piacergli. Magari non la leggerà, si potrebbe obiettare. Invece lo farà, come lo ha fatto tutte le altre volte. E se per il CT gli ho strappato un WOW, qui sono sicura di colpire ancora più a fondo, ancora più nell'anima. Ne sono sicura come lo ero per il suo compleanno. Perché sei uguale a me, in ogni atomo, come cantavano i Negrita. Credo ai fottuti colpo di fulmine. Non credo alla relazioni razionali, costruite a tavolino. Non mi hanno portato bene e se per certo aspetti mi attirano, ho imparato che poi invece mi fanno schiumare. Quindi siamo così ... i

Il problema sono le farfalle

Sono depressa e ubriaca. Io lo sapevo che il problema non era trombare che potevo stare anche 10 anni senza toccare un uomo. Il problema sono le farfalle. E nel mio stomaco non ci sono per L. che è carino, mi piace però no farfalle E adesso che è qui io guardo le foto di quell'uomo tanto figo, tanto stronzo. Vorrei solo quel fedifrago senza palle, perchè con lui le farfalle non smettono di volare. Ma non ho il numero. Non è salvato in rubrica. Ci sto lontana. Adesso vado, lascio che L. si prenda cura di me tra le lenzuola e quando abbiamo finito torno alle mie lacrime. ​

10 minuti al giorno

Ore 12:10 Anche oggi ho avuto i miei 10 minuti panzottiani. Ha scritto, scambio veloce, allegro. Bene, bravi, bis. Niente bis! Hai avuto quei 10 minuti vedi di farteli bastare. E non per farti "desiderare" ... per fottertene proprio! Fedifrago senza attributi come lo ha chiamato H. Ha ragione! Si vede e ti ha già detto che non ti vuole, bisogna solo dimenticare, quindi fatti bastare questi 10 minuti. Ore 14:40 Schiumo di noia, di stress, sono una pentola a pressione che vuole solo sfiatare ma non sa come, dove e sopratutto con chi. così sfiato con la persona meno indicata del pianeta, con lui. Che poi avevo studiato la battuta per tenerla alla prima notte di debolezza, ma niente,la brucio subito così, a metà pomeriggio e non sortisce neanche l'effetto sperato. ed ecco che subito monta la depressione, la frustrazione, quel senso di inadeguatezza. Come a non bastare mai, come se dal valore di una battuta stupita dipendesse il mio valore di persona. Vaffanculo. Mezzanott

Perché no? (Battisti)

In un grande magazzino una volta al mese Spingere un carrello pieno sotto braccio a te e parlar di surgelati rincarati far la coda mentre sento che ti appoggi a me Prepararsi alla partenza con gli sci e scarponi Esser svegliati presto prima delle sei E fermarsi in trattoria per un panino e restar due giorni a letto e non andar più via Perché no? Perché no? Perché no? Perché no? Scusi lei mi ama o no? Non lo so però ci sto! Comperar la terra ed un grande vaso coltivare un orto sul balcone insieme a te Chi rubò la mia insalata? Chi l'ha mangiata? E rincorrerti sapendo quel che vuoi da me Chiedere gli opuscoli turistici della mia città e con te passare il giorno a visitar musei Monumenti e chiese parlando inglese e tornare a casa a piedi dandoti del lei. Perché no? Perché no? Perché no? Perché no? Scusi lei mi ama o no? Non lo so però ci sto! Perché no? Perché no? Perché no? Perché no? Scusi lei mi ama o no? Ah ah aha Non lo so però ci sto però ci sto!

L’entroterra degli occhi (E.Tesio)

"Per il resto sto con chi amo, corro, scrivo, quando non scrivo guardo, mi domando se le persone siano felici. La gente felice la riconosci perché non te lo dice, ma ha questo sguardo limpido, presente. Poi ci sono gli altri. Un passaggio di una poesia di Franco Arminio dice “sono la parte nascosta del mio sguardo, l’entroterra dei miei occhi”. Una giovane donna accanto a me in spiaggia me lo fa tornare in mente, punta ai bambini che si muovono in acqua, sono i suoi, c’è anche un uomo con loro, anche lui è suo, ma non lo sembra più. L’eco dell’altrove la chiama. Forse l’eco di un amore che non si può pronunciare, un amore segreto, in ginocchio sui ceci, che non sta scritto sui campanelli, né inciso nel cerchio degli anelli, un amore che non è invitato alla tavola di Natale, un amore che non sa dove stare, che non porti al mare, che non porti all’anulare, è escluso dai girotondi dei bambini, un amore che piega le gambe, smaglia le calze, un amore fuori dai quieti confini. Eppure st

Dimmi che funzionerà

Dimmi che funzionerà, dimmi che lo faremo funzionare. Che la mano che stringo mi stringerà a sua volta, che non diventerà molla e mi lascerà andare. Dimmi che saremo bellissimi, che saremo un esplosione di energia. Dimmi che avremo gli occhi addosso di tutti, che ci guarderanno con invidia. Dimmi che non ti stancherai di baciarmi, di farmi ridere. Dimmi che faticherai, ma che sarò una bella fatica. Dimmi che ce la faremo, che riusciremo a resistere almeno per un po, che non finirà tutto subito e male come le altre volte. Dimmi che ci proverai, perché io ci proverò con tutte le forze. Dimmelo anche se non è vero, dimmelo anche se sappiamo che è una bugia, che le cose cambiano sempre e non possiamo trattenere niente. Dimmelo con la faccia convinta, occhi negli occhi, mano nella mano. Dimmelo anche se ci credo solo io.

Sai che fatica

Sto cercando di capire cosa mi ha colpito di questo pranzo con M e la nuova fidanzata. Voglio capire se è invidia questa forma di disprezzo che provo. Sarà sicuramente così. Sarà la sua tenera età, l’università, un percorso tutto da scrivere, vivere con i genitori, gli errori che non ha ancora compiuto. Saranno gli occhi così acerbi di vita, di mondo, che si entusiasmano ad ogni nuova esperienza, mentre i miei si annoiano, consumati dalla troppa vita, dal mio correre sempre, dalla fame di posti e avventure. Che tenerezza quando mi dice di aver visto su una rivista una foto di Lecco, di una spiaggia di ciottoli e lei (ride di gusto mentre lo dice) adora le spiagge in ciottoli!! Solo poi lui gli ha detto le ore di strada che servivano per arrivare e si è accontentata di meno. Quanta spensieratezza, quanto desiderio di non programmare, quanta mancanza di voglia di vedere luoghi, posti, persone. E’ perché sono innamorati? E’ per quello che non programmano un cazzo, che spendono soldi in

Dovrei domandarmelo a me

Aver cancellato il tuo numero è servito una sera. Aver scaricato il telefono è servito un’altra sera. Stasera non è servito niente, l’ho rimesso in rubrica e ho scritto, senza pensarci neanche troppo. Ho scattato foto a baite per due giorni. Una solo l’ho messa su Instagram. Una sola. Quella che piace a te. Mi ripeto che sono cazzate. Lo sono sul serio. Vorrei non abbandonarmi continuamente a quegli stupidi sogni dove io vinco sul male, dove prendo in mano la tua e la mia vita per farne dei capolavori. La mia vita è già un capolavoro. Adesso lancio via questo telefono. Spengo questa connessione e mi metto a pregare: di dimenticarti. Perché non mi vuoi? Questo magari un giorno te lo chiederò. Lo scriverò così di getto come mi è saltato in mente stasera. Perché non vado bene? Cosa mi manca? Ma non dovrei chiederlo a te, dovrei domandarmelo io: cosa non mi va bene di me? Cosa non mi piace? Cosa mi tormenta sempre e da sempre? ​

Il mio buio pianeta

Ho cancellato il tuo numero in rubrica. Ha funzionato con altri e provo con te. Così oggi quando in mezzo alle montagne, al silenzio della camminata, nel turbinio di immagini e pensieri che ti vedevano protagonista, mi è salita la voglia di scriverti. Di mandarti un messaggio e qualche foto delle tante baite incontrate lungo il cammino, che mi facevano dire “questa è perfetta per noi” salvo poi ripeterlo ancora più entusiasta alla baita successiva. Facevo foto ma per fortuna non c’era campo e non c’era numero. Non era facile e immediato poter soddisfare la mia crisi di astinenza. Il tuo numero era da cercare, copiare, salvare, spostare ... tanto bastava a farmi desistere, a farmi coraggio a dirmi “no, non gli interessa, sono tue stupide fantasie”. Mi sono rimaste le foto e la voglia di condividere, ma non ho scritto niente a nessuno. Ho camminato, inviando segnali al destino, a dio, a quel brutto cane, agli alieni, si insomma le classiste richieste “dammi un segnale se mi ama o pensa

donne che sono pagine bianche

Ci sono uomini che vogliono donne che sono pagine bianche. Non hanno una loro storia, sono tutte da scrivere e riempire. E alcuni uomini non desiderano altro che scrivere il proprio nome nella vita di una donna. Possono scrivere il romanzo che vogliono, essere i protagonisti principali, lasciare che il loro nome compaia a lettere maiuscole per pagine e pagine. È più facile e semplice che con una donna come me. Me che ho le pagine scritte in disordine, scarabocchiate. Le mie pagine sono piene di appunti, idee, liste di cose da fare, liste di desideri. Ci sono disegni che si mescolano con le parole, ci sono cancellature di cose che volevo e poi anche no. Per un uomo è più difficile trovare posto in queste pagine, deve saper leggere e scegliere uno spazio che potrebbe essere piccolo, forse marginale. Non sarà mai come quello di una donna che ha pagine bianche di vita. Ma sarà uno spazio vero, una presenza sensata a completare un insieme di pezzi di vita. Non è incredibilmente più bello c

In sogno con la longuette

Siamo al mare, un mare azzurro. Siamo in spiaggia, una spiaggia larga, con delle tende al posto degli ombrelloni. Tende bianche montate su una struttura in legno scuro, che si susseguono in fila, come ombrelloni, per fare ombra. Siamo abbastanza vicini, ci sono i miei genitori, la Princy. Ci sei tu, M., il piccolo, la grande. Riconosco il piccolo che cammina sulla spiaggia con incedere incerto (sicuramente frutto del video visto ieri sera). Hai il tuo stesso viso, l'espressione degli occhi, le sopracciglia. E' un piccolo te. C’è la grande, che non vedo in viso, vedo solo i suoi capelli lunghi, le spalle magre, le gambe lunghe. Riconosco anche M., vestita in maniera semplice, al limite dello sciatto, con un bermuda anonimo e una T-shirt verde militare senza scritte. E’ grassa. Anzi forse solo gonfia, con un capello lungo, di un bel castano scuro lucido, piastrato, però terribilmente “morbida”, regalandomi la sensazione di gnokkagine. Mentre la mia autostima si impenna, la vedo c

Le parole degli amici (Toso)

"A te non serve qualcuno con cui andare .... a te serve qualcuno con cui condividere che è molto diverso. E lo sai bene che condividere è molto difficile, soprattutto se nello stesso momento non vibrano le stesse corde e non intendo solo quelle emotive. Le avventure più belle le ho vissute da solo e tu sei una donna che potrebbe affittare le palle a più di qualche ometto. Per favore adesso però cerca di rilassarti un po'. Tira pure qualche porco ma, esci dal gruppo, prenota un rifugio e vaiiiiiii Fatti offrire qualche grappa al banco di un rifugio, fatti raccontare vecchie storie di montagna, innamorati di qualche alpinista, manda a fanculo tutti e sparisci dalla circolazione. Sei presa da troppe cose, sei dentro a un circo tanto grande. Scusa se mi sono permesso ma ti sento soffrire e questo non mi piace proprio Un abbraccio tosa" ​

Adesso che faccio della mia serata?

Forse sono più importanti le parole degli altri che le mie stupide lettere. Curioso come ti sia arrivato solo quello. Però felice che sia arrivato, fiduciosa che ti piaccia. E adesso che faccio della mia serata? Adesso che ho bevuto, adesso che ho mangiato, adesso che ho anche riso con un’amica. Adesso cosa ne faccio che non posso parlare con te, che non ho i tuoi pensieri, le tue attenzioni? Adesso che sei lontano ... e che ti vorrei. Da troppo tempo, da molti mesi. Non vai via, non ti lascio andare. Per fare spazio a cosa poi? Come posso mettere fine a questa dolorosa attesa? Non c’è niente. Per me come per altri. A cosa serve fare le brave persone? Voglio smettere. Voglio fare la stronza, voglio liberarmi da questo fardello e fare solo ciò che mi va. Sfaculando tutti. ​

Basterebbe smettere (più Gaber per tutti)

"E pensare che basterebbe pochissimo. Basterebbe spostare a stacco, la nostra angolazione visiva. Guardare le cose come fosse la prima volta. Lasciare fuori campo tutto il conformismo di cui è permeata la nostra esistenza. Dubitare delle risposte già pronte. Dubitare dei nostri pensieri fermi sicuri, inamovibili. Dubitare delle nostre convinzioni, presuntuose e saccenti. Basterebbe smettere una volta per tutte, di sentirsi sempre delle brave persone. Smettere di sentirsi vittime delle madri, dei padri, dei figli, mariti, mogli... quando forse siamo vittime soltanto, della mancanza di potere su noi stessi. Basterebbe smascherare, smascherare tutto. Smascherare l'amore, il riso, il pianto, il cuore, il cervello. Smascherare la nostra falsa coscienza individuale. Subito. Qui e ora. Sì basterebbe pochissimo. Non è poi così difficile. Basterebbe smettere di piagnucolare criticare affermare fare il tifo, e leggere i giornali. Essere certi solo di ciò che noi viviamo direttamente. R

La mano che manca

La mano che manca in questa mia vita di perfezione. Di luoghi incantati, di compagnia piacevole, di attività belle. Circondata di bellezza, pregna di bellezza. Tutor così meraviglioso, giornate stupende. Manca solo una mano, una oltre a quella di mia figlia, da prendere nei momenti in cui sto per esplodere di bellezza. Manca un bacio, uno oltre a quelli di mia figlia, sulla fronte, in un momento inaspettato. Mancano. Non ci sono. ​Smetto di guardare al passato, di contare i giorni. Dimentico gli anniversari, specialmente quello dolorosi, quelli che mi hanno uccido (o ridato alla vita). Non voglio più anniversari, voglio solo pagine bianche da riempire, giorni da scrivere uno alla volta.

Lo sai

È un coglione e lo sai. E’ un egoista egocentrico e lo sai. E’ sposato e lo sai. Sai un sacco di cose e non sei una stupida. Dimentica questo cretino per l’amore del cielo, dimentica questo cretino di cui non te ne fai niente, non te ne farai MAI niente e lo sai. Lo sai, ogni cellula del tuo corpo sa che il tuo è un attaccamento malato, irrazionale, è solo una grande incolmabile mancanza di autostima. E’ una ricerca inutile, vana, dispendiosa, disperata. Smetti di cercare, apriti alla vita, goditela, ci sei tu. E tu vali, tu sei importante, non credere … E fottitene. Fottitene di tutto, di quello che gli altri non fanno, fottitene dei pecoroni, fottitene delle scelte nosense di questa generazione idiota, che crepino tutti o che possa crepare anche solo io! Cosa vedi negli altri che ti fa così incazzare con tutti? Quello è un nodo da sciogliere, quello è un punto vivo, scoperto, è un pozzo in cui scavare per trovarci il fondo. E allora scava, prenditi tempo per scavare, per leggere, pe

pensa alle lacrime

Lo so che non posso. Non devo. Non mi mancano gli argomenti ma pensa alle lacrime. Fuggi. Lasciati cercare se ti vuole. Se non arriva è perché va bene così. Non consumare le tue scarpe nuove nemmeno quelle vecchie. Non cedere a una coccola notturna dove sei bella e desiderata. Non accadrà. Spegni tutto e pensa ad altro. Anche se altro non c’è. ​

una nuova casa

Abbiamo fatto anche questa, abbiamo una nuova casa … nel giorno del suo compleanno. Che confusione in testa. Che voglia di urlare, di spaccare tutto, di vomitare a ognuno le parole che si merita. Fai ciò che ti fa stare bene dice il saggio Miao. Non so neanche più cosa mi fa stare bene, talmente sono confusa. Un pettorale mi fa bene? Un giro di giostra? Tenere contatti con semi sconosciuti noiosi e banali? Vomitare la mia vita sui social? Cosa cazzo mi fa stare bene? Non lo so, non lo capisco, è tutto così confuso. Vorrei una mano da stringere, un abbraccio forte con qualcuno che mi dica “andrà tutto bene”. Vorrei 500.000€ sul conto corrente. Vorrei un prato dove sdraiarmi, un notte tiepida, un cielo limpido e frotte di stelle cadenti e desideri da esprimere. Vorrei sciare. Vorrei allenarmi. Vorrei dimagrire. Vorrei anche non vedermi grassa. Ecco sì, vorrei vedermi bella, luminosa. Vorrei ubriacarmi con un vestito elegante e tirare mattina limonando su una panchina. Vorrei

Quindi è morto?

Quindi è morto? Vorrei chiedetelo ma non lo farò. Vorrei chiamarti ma non chiamerò. Starò buona, al mio posto da brava ragazza educata che aspetta il suo turno e rispetta la fila. Altri tagliano, altri mi passano davanti ma io sono ferma e aspetto. Forse qualcuno mi noterà o forse no. Non è importante. Non importa se domani mi scriverai ancora o niente, se al più tardi scriverai martedì o mai più. Importa che io stia serena, tranquilla. Importa che dimagrisca che mi alleni. Importa quello che posso governare e tu non sei tra le cose governabili. Mi manchi. Ti penso. Ti adoro. Ho riletto la chat prima di cancellarla. Che piacere leggerti così intimo. Ho pensato a te un paio di ore e ti ho pensato con gioia, con serenità. Quella che mi serve per lasciarti andare di nuovo, per ignorarti e fare pace. Ci riuscirò. Perché mi pare di capire che tu non abbia bisogno di me, quindi addio. Diamo il via all'operazione "eclisse su miland"! ​

Mettiamoci anche le letture

Mettiamoci anche le letture. Mettiamoci anche questo per alimentare il mito che ho eretto gratuitamente su un uomo pescato a caso dal web. Già un uomo che legga … non se ne trovavano da un po’, sono in via di estinzione. In più uno che gli consigli un autore, si prende la briga di appuntarselo e quando ti scrive “ho fatto shopping” allega una foto con 4-5 libri?!?! No dico quanti ne vogliamo trovare? Pochi, veramente pochi. Le letture dicono tanto di una persona. Alimentiamo le fantasie, alimentiamo gli elenchi di pro che mi attirano a questo uomo che non mi caga (specifichiamolo bene, ripetiamolo all’infinito: NON MI CAGA!).Da bravo stalker mi prendo la briga di googlare gli altri titoli: tutta roba buona. Salite di montagna da cronometro, storie di vite vissute in piccoli angoli di montagna sconosciuta. Oh quanta poesia, oh quanto stracazzo mi piace quell’uomo. Stavolta sono io a prendere nota dei suoi libri. I mantra … dove sono i mantra?!?!? Dove sono quelle parole che dovrebbe

non va internet

Non va internet sul telefono e non è detto sia un male. Almeno mi sono svegliata nel mio solito stato noiosamente comatoso. Solo arrivando in ufficio, sotto copertura wifi, ho letto il suo nome nell'anteprima whatsapp. Gioia e tristezza insieme. Speranza al minimo, la chiudo a chiave, doppia mandata, nella più buia delle prigioni. Non voglio credere a niente che non sia quello che arriva. I sogni ad occhi aperti volano altissimi, appositamente altissimi per distinguerli chiaramente dalla realtà. Colpisci anche oggi, con le tue parole, i tuoi pensieri. Sarei felice i leggerti, sarebbe un modo per sapere di te, anche se insieme ad altre 50.000 persone. Poi credo veramente ti faccia bene, aiuti a districare. Ancora penso al tuo bene e non al mio. Ho chiuso la chat. Troppo belle le tue ultime parole. Troppo belle per non esplodere di "perchè", di "porco cazzo" ed altre inutili vomitate. Anche se sarebbe il momento giusto, un momento in cui ti sento vicino e predi

sei come un abbraccio

stasera sei come un abbraccio, un caldo e affettuoso abbraccio di un amico che non vedo da tanto. Stasera sei la risata che mi mancava, l'intesa che non manca mai, la battuta che sei sempre pronto a cogliere. Sei l'intimità di chi mi conosce, sei la stessa foto nello stesso momento, sei lo stesso film che recitiamo a memoria. Non capita quasi e non di certo con chiunque. Stasera sei le conferma dell'uomo che voglio. Il resto è tempo perso, sono parole vuote, sono forze sprecate. Voglio te, ancora, dopo 7 mesi. Voglio quell'essenzialità delle parole ma anche solo le tue parole. Che leggo volentieri, che mi fanno ridere. E' stato bello tornare, ma devo lasciarti. Di nuovo e velocemente. Ogni messaggio in più che scrivo rischia di essere quello che mi ferirà, quello che non riceverà risposta e ci rimetterà sullo zero a zero, palla al centro. Non posso farmi male.

A pensarci bene

A pensarci bene era perfetto. Nel corpo, nei pensieri, nel vestire. Ancora a distanza di un anno mi scopro a prenderlo come riferimento per misurare il resto dell’universo maschile. Era perfetto per me. Non c’era mai volta in cui l’abbia incontrato e non lo abbia desiderato tutto, così come era vestito, così come si muoveva, così come mi toccava, guardava e baciava. A pensarci bene è stato molto bello e felice. Erano belle le cose fatte insieme, erano belli quei momenti rubati a tutto e tutti. Erano belli i viaggi, gli hotel, le fatiche degli spostamenti. Erano belli i silenzi dopo le salite come quelli dopo aver fatto l’amore. Era tutto bello, un buco spazio temporale durato anni e rubato via da una me più giovane e imbruttita.

Lo soffoco di km

È sempre difficile non pensarti. Oggi mi è riuscito. Sono anche riuscita a non emozionarmi al tuo like sulla foto. Già ... ci si abitua a tutto, non c’è limite al peggio, non ci sono più le mezze stagioni ma i PD funzionano sempre. Pagherei per sapere davvero cosa fai, cosa pensi e soprattutto cosa pensi di me. The true story of MP about me. Pagherei e non poco ma non è possibile. Vado per la mia strada. Domani voglio quei 42 km e li voglio veloci, voglio far girare le gambe, voglio arrivare a pezzi, putrida, sfinita, svuotata. Voglio tutto quello che mi farà sentire lassù, più vicino a un qualunque dio, più vicino a me stessa. La me più vera. Voglio solo soffocare questo enorme pentolone che ribolle di pensieri e paranoie. Lo soffoco di km.

non ti decidi a cambiare parte

Stalkera fa bene! Dovrei farlo, altro che no. Avrei visto la vita felice della moglie, avrei capito che non è così male, che è una dura combattente anche lei e non avrei inviato nessuno stracazzo di messaggio! O almeno non un secondo, idiota, banale, messaggio del cazzo con l'unico risultato di rompere il cazzo alle vite altrui. Ok adesso calma ... adesso lascia sfogare tutto e torna a ignorare il mondo. Resta nel tuo piccolo IO. Sii felice degli altri, delle loro storie, dei loro amori e ricordati che sei sola perché sei una cagacazzo incontentabile e noiosa! (Per aiutare l’autostima). Stalkerare fa bene, così la smetto di sentirmi tanto figa e mi ficco in testa che la gente ha una vita e che tutto NON ruota intorno a me! Spero che per l’ennesima volta tu abbia imparato la lezione. Speriamo davvero. Ormai la vita te l’ha riproposta in così tante salse, forme e volte che si ... il copione è chiaro anche se non ti decidi a cambiare parte! ​

Non scrivo niente a nessuno

Devo prendere le Distanze e centrarmi su di me. È tutto così confuso, inspiegabile. Confusa perché a fronte di 100 che mi dicono “lascia perdere” riesco a fissarmi sull'unica voce che mi dice “dagli una possibilità in futuro, adesso non è il vs momento”. Inspiegabile la telefonata dell’altro giorno e incappare nei commenti dell’altra troia scalatrice con la nanna puttana. Mio Dio quanto è piccolo il mondo. Se è così piccolo le probabilità che sia rimasto qualcuno libero sono davvero poche. Comunque sto qua, cerco di non pensare troppo a sabato, in mezzo ho ancora un pacco di km in bici, quindi non pensiamo, pedaliamo e basta. Quasi quasi non lo avviso neanche il buon Dave che siamo in zona. Non posso sopportare altri possibili discorsi su persone del mio passato. E fioccano le domande: perché? Perché non ero io, perché io sono sola, perché non vado bene, perché gli altri sembrano sempre fighi e io la cenerentola? Perché M è così terribilmente affascinante e non posso dimentica

Doccia fredda e shock anafilattico

Minchia! Minchia che doccia fredda, che shock, che trauma. Sono al telefono tranquilla e beata con il buon D. che nel parlare del CT mi dice "viene anche una mia amica, COGNOME". Quel cognome lo conosco, non ce l'ha solo lei quel cognome, l'italia intera brulica di gente con quel cognome. Ma poi mi dice il NOME, e coincide. Si ferma tutto il sangue, di colpo, di colpo mi domando "come, perché, come è possibile a 600 km di distanza?!?" Indago chiedendo che tipo di amicizia "Siamo amici su FB, ci siamo conosciuti al Passatore. Con il suo fidanzato NOME di cui però non ricordo il nome ... " se vuoi te lo dico io il cognome di quel pezzo di merda!!!!!!!!!! "Lui è uno forte, ha fatto il passatore in 10 ore" CHI SE NE FREGA, cazzo, mi stai parlando di uno che mi ha praticamente ucciso (o ridato alla vita, dipende dai punti di vista) come se fosse uno chiunque, porco cazzo! Al passatore ci sono poco meno di 3000 iscritti, proprio sti due pezz

Direi che gli gira bene

Sono riapparse le foto con la family, persino con la moglie, quindi direi che gli gira bene. Sta anche provando ad allenarsi per CT ... infortunio a parte. Vedi che ho fatto bene oggi a stalkerarlo un po, così ho visto che sei in pieno rasserenamento e io mi faccio da parte. L'idea di scriverti e cercarti di questi ultimi giorni si scioglie come neve al sole alla vista di queste tue foto. Meno male ho tenuto duro, meno male ho resistito, ringrazio il cielo di essermi risparmiata l'ennesima clamorosa figura del cazzo. Stai andando benone, nel senso che un mese e mezzo che sei sparita, per il tuo standard è TANTISSIMO. Continua così, anche se arriveranno nuovo crisi, più che altro arriva quella cazzo di corsa dove tutto il fanta mondo di merda che ha popolato gli incubi dei miei ultimi 3 anni, si troverà sotto lo stesso gonfiabile.Porco Cazzo, che giornata di merda sarà. Spero che almeno Ale non mi abbandoni ... ma poi anche chi se ne frega, dovesse rinunciare anche lei sarà u

È solo un like

È solo un like Non vuole dire niente. Neanche lo aspettavo più. Però in quella foto mi sento bella e sono felice che tu abbia scelto quella foto. Ti penso tanto in questi giorni, ti rigurgito continuamente. La notte specialmente, come sempre. Mi addormento cullata dall'idea delle tue mani che mi prendono il viso e mi baciano. Per tutta la notte, finché non mi stufo. Mi addormento con te che mi dici che sono bellissima e che mi vuoi o che ti sono mancata. Strano si chiamino “sogni a occhi aperti” e non poi semplicemente “sogni del cazzo”. Mi manchi. Forse non tu nello specifico ma un generico uomo con chi state bene e ridere come facevano insieme. Mi manca anche la vacanza a due, no figli, no amici. La vacanza dove magari posso scoprire un pezzo di ginocchio e mettere un sandalo gioiello. Fosse poi tutto lì ... manca un uomo con cui ubriacarsi a cena e correre a fare l’amore. Si, manca una vacanza in cui fare l’amore, baciarsi, tenersi la mano e ridere, cazzo ridere sempre. Piang

Breve sfogo pomeridiano

Mi manca il tuo lato leggero. Mi manca il cazzeggio. Ma è solo uno sfogo pomeridiano, è solo questa attesa pre-ferie, pre-vita, pre-tutto che non farò altro che alimentare la mia inquietudine di luglio e agosto! Una cosa alla volta: adesso sei qui, hai ancora qualche giorno di noioso e lento ufficio, poi parti e ti vivi una vacanza alla volta. Smetti di pensare avanti, smetti di pensare a quello che faranno gli altri. DETOX e basta! Non perdere tempo a guardare cosa fanno gli altri, lascia che gli altri vedano te. E prega. Prega che un cazzo di uomo per una fottuta congiunzione strale ti noti, ti cerchi e poi ti scelga. Inizia anche a mettertela via: non succederà, almeno non credo in questa vita. A pensarci bene è tutta la vita che cerco solo quello: amore. Da quando ero ragazzina, un lungo, infinito cercare un uomo che fosse per sempre, che fosse come io lo volevo. NP: non pervenuto, mai, forse ci sono andata vicina ma poi niente. Quindi sì, inizio a credere che non troverò un’altra

Lettera 17 che porta bene

Hai visto che ho smesso. Non solo non ti scrivo più, non ti liko più ma non ti stalkerizzo neanche. Ti ignoro (quasi) totalmente. Sembrava difficile a gennaio. A febbraio ancora speravo. A marzo mi hai ucciso ma poi aprile ho svoltato. È sempre questione di tempo. E anche di sostituti. Il tuo sostituto fa pena. Non vale neanche la metà delle risate che mi strappati tu, non c'è feeling, non ha niente di te, probabilmente perché non sei tu. Meno male che parto, così magari mi molla e torna quel bel vuoto che hai lasciato. Meno male che parto che saperti vicino a casa sarebbe stato devastante o magari riuscivo a perdere 1 kg o due. Meno male che a CT ci arrivo dopo le ferie, ci arrivo figa e abbronzata ... e magari tu non ci arrivi! Che vuoto. Che ripetersi di domandi stupide e inutili "perchè". ​

me par vuoto

Immagine
Che vuoto che c'è ... E' il solito post weekend meraviglioso che rende i lunedì così lenti e vuoi. Il meteo non aiuta e io non mi lascio aiutare dalle telefonate e dai messaggi degli amici. Vedo il bicchiere mezzo vuoto e ignoro volutamente il mezzo pieno. Sono quei giorni dove ho bisogno del "colpo ad effetto", dell'uscita inaspettata con qualcuno, del programma piombato dal cielo, basterebbe anche avere un forno, andarsene a casa e cucinarsi una pizza e una cheesecake. Invece no, cazzo, non ho neanche un forno con cui prendermela e cucinare! Sono giorni così, che non so se fare la spesa, che dovrei pulire casa e non mi va, che non faccio e disfo programmi, che non concludo niente. Ma li accetto, mi dico che poi passano, che devo perdonarmi, devo osservare questi giorni senza giudicarli, senza pretende niente. Non posso vivere di soli "alti". Lo vorrei ma non è possibile. Non è stato male passare il weekend con pochissimi social. E' stato un buon

non sarà poi così divertente

Magari non sarà poi così divertente. Magari sarà noioso ... tanta gente monotematica, che alla fine dice di bere e poi saranno tutti sobri con il coach a controllare a vista. Magari non mi perdo un cazzo, che appena attaccano a suonare arriva la polizia e la festa è finita, andate tutti in galera. Fanno i misteriosi quando ci va pure M che non è notarilmente un viveur, nè un punk, figurati anarchico ... con la moglie che posta solo cause umanitarie alla “metti in mi piace se hai un cuore”. No, non può essere una festa divertente. Sarà sicuramente noiosa. Lo immagino in in disparte, con il figlio controllore e l'imbarazzo di chi vorrebbe sbronzarsi ma non lo farà per decenza. Vedo esaurire l’entusiasmo iniziale dei saluti, vedo il volto minato dalla corsa, vedo un uomo che se ne sta tranquillo e la faccia di quello che si sta rompendo le palle. Forse è solo per legittima difesa che immagino questo. Non gli auguro pioggia o tempesta di neve, non gli auguro di farsi male ... nooo

la rapidità di un superalcolico

Mi rode un sacco: vederti bello, sorridente, felice, allenato. Mi rode non condividere niente di tutto questo con me. Esclusa da tutto. Sono entrata e uscita con la rapidità di un superalcolico nello stomaco di un digiunante da mesi: giù e poi tutto fuori, vomitato acidamente. Ma oggi è lunedì, devi guardare avanti. I mesi corrono, gli impegni anche, non puoi restare ferma a ciò che è stato 6 mesi fa. Lo capisci che non ti godi il presente? Lo capisci che vivi in una bolla spazio-temporale tutta tua? Scoppia questa bolla e riprendi il contatto con la realtà. Dura, semplice, ma vera realtà.

Matrimonio

“Alla fine è arrivata, si è affacciata nella chiesa sotto il braccio del papà avvolta dai raggi del sole. Era bellissima e sorridente, di quel sorriso tuttidenti che non si capacitava neanche lei di quello che stava accadendo. Neanche io, so solo che quando ho visto quel faccino tuttidenti che compariva da di mezzo alla porta della chiesa mi è venuto un groppo in gola, e da quel momento ho capito che tutto stava andando nel verso giusto e che da lì a poco saremmo diventati marito e moglie, per sempre.”

Buon weekend a me

Ma si dai … stai calma, vai dritta per la tua strada. Lontan dai social, lontan dal cuore, lontan dal culo. Non serve preoccuparsi, serve solo stare tranquilli, sereni, coltivare dentro di noi e poi fuori, relazioni sane. La vita mi manda continuamente belle persone. A volte solo persone che servono in quel periodo. Impara a lasciarle andare, anche se è difficile, anche se lasciano un vuoto che all’inizia pare incolmabile, ma invece non lo è! è un vuoto che serve perché arrivi altro. E io voglio assolutamente che arrivi altro! Oh come lo voglio, oh come ho bisogno di altro ossigeno, che la stanza dove respiro sa di chiuso e vecchio (esattamente come la casa che sto per lasciare). Molte cose si devono incastrare, molte cose cambieranno, devo stare calma, avere pazienza, fiducia, fare qualche sforzo in più nel domandare, nel capire, nell’indagare affinché poi tutto vada per il verso che decido IO e non altri. Calma e pazienza. Sì, sono sola, lo sono anche in questo frangente, come in tu

Io ci credo

Io ci credo ancora. Credo all'amore che è per sempre o almeno per tanto. Credo all'amore costruito. L’amore non è una salita “a vista”, l’amore è una via lavorata, ogni giorno, per mesi e anni. Credo che l‘amore sia fatica e non mi spaventa l’idea di farlo. Credo ancora si possa essere coppia felice e anche se il mondo manda pochissime immagini di coppie e vite felici, io ci credo ancora. Così quando stamattina ne ho vista una in bella vista, un ostentato decennale di felice vita matrimoniale, ho pianto. Di felicità. Perché se loro esistono, ce la fanno, allora anche io posso farcela, anche io potrei finire un giorno a sventolare ai quattro venti la mia felicità. Sono così belli. La felicità porta bellezza, glielo leggi addosso che sono belli e innamorati. Voglio la stessa maglia d’amore che indossano loro, voglio la stessa bellezza di gesti e occhi. Sono belli e anche se non dureranno “per sempre” sono durati fino ad oggi e ancora si festeggiano. E’ meraviglioso. Io ci credo

Le parole degli amici (M): la trappola dorata

"Dopo i 30 anni basta con la terra di mezzo, ci si impantana in qualcosa di pericoloso e inutile. Non è difficile nè capire se una persona ci piace, né tantomeno capire se noi piacciamo a lei. E non serve essere innamorate, né essere sagge. Serve solo osservare. Si tratta di avere, nel tempo (visto che siamo tutti grandicelli), educato e allenato i nostri sensi, il nostro istinto, il nostro raziocinio, le nostre intuizioni, il nostro cervello e il nostro cuore, a distinguere quando qualcuno è interessato a noi oppure no. Sennò ci teniamo la nostra trappola dorata della terra di mezzo vita natural durante e ci crogioliamo in questa consolazione. Serve davvero solo osservare ciò che abbiamo davanti. Il dubbio è di cosa hanno paura gli uomini? Secondo me non hanno paura. Non sanno semplicemente più cosa inventarsi per scaricare una donna che tutto è disposta ad accettare come scuse, tranne che un semplicissimo "non mi interessi". E una donna che in età adulta, svezzata e

Le parole degli amici (K)

"Non credo tu sia sola perché fai cagare… perché non è vero che fai cagare… Sei nella media… non sei una figa stratosferica ma nemmeno un mostro… stai in quel range di donne che hanno pregi e difetti e di cui in genere ci si innamora dei pregi e si passa sopra ai difetti… Forse è perché non sei così insicura come credi… Forse perché l’istinto dell’uomo rimane quello di cercare una donna che “dipenda da lui” su cui possa avere un certo potere dovuto al fatto di essere utile/essenziale per la sopravvivenza dell’essere che ha accanto. Tu di questo non hai bisogno… tu non hai bisogno di dipendere da qualcuno… e nemmeno lo fai vedere… Tu vivi bene da sola… chi entra nella tua vita può esserne solo un completamento ma non una parte vitale (che serve per vivere), questo è una parte che fa paura all'uomo medio… E io forse sto con mia moglie perché l’unica volta che siamo usciti assieme non me l’hai data… Se tornassi indietro me la daresti?"

Fuori tempo, cantava il rocker

Che colpa ne ho se sono sempre in ritardo. E’ un dato di fatto. Prendi domenica … la scoperta del terzo tempo! Il piacere di andare in un posto e conoscere persone. Com’è che la conosceva già tutti?!?!? Perché lei è avanti e io sono in ritardo. Prendi la cospirazione e tutte le persone che ne fanno parte … e non conoscevo nessuno, adesso mi affaccio timidamente con grande ritardo e facendo un discreto numero di figure di merda, probabilmente. E’ così, è sempre stato così: sono nata tardi o ritardata, nel senso buono. Sono lenta, sono indietro. Non so come recuperare il tempo perduto .. che poi non è perduto, è che non ero ancora nata o che ho fatto tardi i figli, non lo so. Fuori tempo, cantava il rocker. Fuori giri, vado io, ciclicamente.

Facciamo che ti bacio.

Facciamo che ti metto una mano sugli occhi e tu metti la tua sui miei. Poi ci cerchiamo le labbra. Anzi le cerco io, tu stai fermo, non ti muovere! Le cerco tra la tua barba, alla cieca, finché le trovo e le assaggio, assaporo. Prima piano, poi decisa. Poi togli la mano dai miei occhi, mi prendi il viso, mi baci forte. E io mi lascio scaldare dal tuo bacio, dalle tua mani, in uno tsunami dei sensi. Fa tanto caldo. Reazioni chimiche a dismisura, occhi che si aprono, voglio guardare i tuoi occhi marroni, quello sguardo sempre così accigliato. Nessun bacio lo addolcisce, ma ridi. Mi baci ancora, più piano, per un tempo che penso infinito, per un tempo lungo che mi ricorda l'attesa. Penso a quelli che ci vedono, a quelli che penseranno che non siamo ragazzini per baciarci così spudoratamente in mezzo alla gente. Penso a quelli che ci invidiano, mentre mi baci ancora, e chiudo gli occhi perché … è troppo. Troppo che ti aspettavo, ti desideravo, ti sognavo. Adesso è tutto qua, sei tutto

Mi manchi quando inventavamo

​Mi manchi. Ma non come sei adesso, come eri a dicembre. Quando eri solo per me ad ogni ora del giorno e tante della notte. Mi manchi quando inventavamo dove fare l’amore. Come prenderci, come chiudere la piccola morte. Quando c’erano da aprire le finestrelle d'avvento, da scoprire pezzi di pelle. Mi manchi e mi mancherai anche di più nei prossimi giorni. Sparirai e giuro che ti lascerò dove sei. A costo di correre mille ore per sfogare la rabbia e la delusione. Devo imparare a scegliere. Non sei mio, non lo sarai mai. Finirai per nutrire le schiere di uomini frustrati da matrimonio fallito, con cui intrattengo leggeri e argomenti podistici. Non tu. Tu non finirai così. Tu finirai nel tutto o nel niente. Probabilmente nel niente.

Ogni giorno in cui non vivi muori

Mostro il mio valore con parole, immagini, sensazioni. Mi distinguo dagli altri, non sono e non voglio essere massa. Coltivo in me quello che serve, non posso chiedere ad altri di colmare i miei vuoti. Di quel che c’è non manca niente. Io ci sono, coerente, resisto, spurgo, medito, corro, provo anche a mangiare bene anche se sogno vasche di alcol. Ci sono persone come me, non sono sola. Persone con pensieri originali, idee controcorrente, persone speciali, alternative, come lo sono io … come provo ad essere io. Ci sono, esistono, non è detto che riesca ad avere contatti con loro che sono a loro volta soli o segregati in piccoli gruppi. Non siamo per la ribalta, per il grande palcoscenico, siamo attori non protagonisti. Il mio ruolo è dietro, non davanti. Piccola comparsa che trasuda spontaneità scambiata per la solita interpretazione. Sto lì dietro e me ne sbatto se non mi nota nessuno, me ne sbatto se chi mi nota è uno banale. Meglio nessuno a uno banale. E se tu, essere speciale, ch

Stavolta non torna.

Stavolta non torna. Ma lo sapevi che prima o poi sarebbe successo. Tira oggi tira domani. Bestemmia oggi manda a fare in culo domani. Lo sapevi ed è già successo in passato, quindi lo sai che i primi giorni sono i più duri, che si deve fare la crosta, ci sei già passata e anche se ogni cosa “ti parla di lui” non è così. E’ la tua testa che cerca sue tracce, quindi facciamo che oggi ti dedichi a cose belle. Vai dalla tua estetista a farti coccolare, stasera vai a correre e ti muovi un po’, fregandotene se non ha neanche letto i messaggi di 2 giorni fa, perché stavolta non torna. Stavolta te ne sei liberata. Ho preparato l’ennesima spedizione per lui, anche se nessuna è ancora andata a buon fine. Vediamo se almeno questa viene recapitata, se arriva al destinatario. Lo spero tanto, non perché si faccia vivo, ma perché sappia che a lui tengo. Ecco sì, un piccolo gesto gentile a un uomo che non ne ha mai mostrato mezzo verso di me. Dovrei riflettere ... L’errore di ieri è stato non andar

Unpair

Non so neanche se valga la pena spendere due parole, non so perché mi sia venuto in mente oggi, in una bella giornata di sole, senza nessun dubbio o timore. Sono entrata nella stanza virtuale dei segreti di MV. C’erano le mie migliori foto, i momenti più felici, c’era tanto passato. Anni che non mi fanno più caldo ne freddo. A pensarci mi sento come anestetizzata a penso che serva ancora molto tempo prima di poter pensare a quegli anni con affetto e amore. Per ora restano anni un po “sprecati” anche se ingiusto e non veritiero. Sono entrata nell’app e ho cliccato su “unpair”. Un click secco e non si torna indietro, il passato è chiuso per sempre. Mi dispiace per quella montagna di fotografie ma in fondo, sparse nel vari archivi annuali, le ho tutte. E se anche non ci fossero, sarà difficile che le vada a riguardare per parecchio tempo. Infine ho rimosso l’app dal telefono, che un o di spazio non guasta mai. THE END Mr. MV

Raccoglimento pre gara UB

Tieni duro, adesso ci sei veramente. Adesso devi stare tranquilla, riposare, svagarti, smettere di pensare e risparmiare ogni energia possibile per domani. Oggi splende il sole e fa caldo, non ci si crede che domani ci aspetta l’inferno di pioggia. Ma noi saremo la e andremo, passo dopo passo, anche se ancora non ho deciso cosa cavolo mettere nello zaino … Tra poco esco, me ne vado che mi sono rotta. Stare qua dentro mi rimbambisce: passo da un controllo di accesso all’altro, non va bene, non va per un cazzo bene. Guardo e riguardo le stesse cose, mi sento così banale, così “massa” che segue quello che fanno tutti. Sento il bisogno di distinguermi e non c’è modo migliore di farlo che in silenzio, meditando. Raccoglimento, ecco cosa mi serve. Poi inizio una cosa, non la finisco ne avvio un’altra, torno alla prima, poi ne avvio una terza. Sono disconnessa. Adesso salgo in macchina e faccio proprio questo: raccolgo i pensieri e faccio una sola cosa, guido! Sapevo che questi giorni sareb

tutto pronto

E' tutto pronto, manca solo sabato. La settimana più lunga della storia, neanche per il Passatore mi pare ci sia voluto così tanto per far passare 5 miserrimi giorni lavorativi. Sono pronta da lunedì, ero trepidante martedì con quel lieve miglioramento meteo, di nuovo agguerrita mercoledì. Rilassata, oggi, che è giovedì. Mi pare che tutto sia in ordine: le cose che devo portare, i vestiti che voglio indossare. Anche la testa pare sia in ordine: so quello che devo fare, so il meteo e le difficoltà che mi aspettano, so che arriveranno le crisi e che dovrò risolverle in qualche modo. So che ci vorranno tante ore, tanta acqua e forse tante lacrime per chiudere questa corsa così stupidamente pregna di significato. Quell'ostinato desiderio di sfatare l'anno NO. Non voglio cedere all'idea che in parte l'ho già sfatato ... e no l'anno finisce a dicembre siamo solo a Marzo e anche se sto andando bene, quest'anno bisogna fare la differenza a partire dal PESO e dalla

al settimo zen

Ci siamo, è giunta l’ora per tante cose. Intanto è ora di andare in fiera e di andare in “scena”. Il silenzio mi accompagnerà per giorni e giorni. Se arriverà sarà con il suo tagliente carico di negatività. Lo ignorerò, anzi mi mostrerò accomodante, cuoricini e via, senza parole, se il silenzio cerca, il silenzio avrà. E’ l’occasione per chiudere, ricordatelo! E’ il momento giusto per tagliare i ponti, i legami, per cambiare abitudini, fare spazio. E’ bellissimo, è simpatico, è un sacco di cose che vorrei ma non posso avere. Buona vita. Avrò delle crisi fortissime presumibilmente tra giovedì e venerdì, ma già mercoledì mi gireranno parecchio i coglioni. Starò calma e concentrata sulla mia corsa di sabato. Sarà un bel momento per avvicinarmi alle cose che voglio veramente, farò una corsa per me, con la mia socia, per la mia soddisfazione, una corsa che volevo da 3 anni. I cerchi si chiudono e li voglio chiudere bene. Non c’è spazio per nessuno che non sia io. Non avrò cura di nessuno

Di sere grigie

Ieri sera mi sono un po’ pentita. Ero tronfia di endorfine, così felice della mia corsa, del ritmo, delle sensazioni. Mi pareva che tutto fosse perfetto, che io fossi in qualche modo “perfetta”. La magia dello sport, del sudore, della fatica, della mente che si distrae, il tutto che si alleggerisce. Quel panorama appena rialzato sulla città che non mi stanca mai. E poi le gambe che andavano, il fiato rotto dopo pochi chilometri ... magico! Un secondo dopo avergli riposto ero pentita. Pentitissima. Ho vomitato tutto addosso al povero I. che ha risposto con un lapidario “Ti chiamo stasera”. Nel frattempo la mente aveva ripreso a vorticare nella doccia, con la voglia di aggiungere qualche parola per colmare quel silenzio, con il bisogno di dimenticare, di voltare pagina. Mi sono sfogata sul cibo. Mi sono preparata un eccellente riso alla cantonese, con uova e mais. Era ottimo, l’ho sbafato con grande soddisfazione me non bastava. Non è bastata neanche la frittata alle verdure. E’ servit

In lacrime.

​In lacrime. Più volte questa sera, con quel bellissimo libro della Tesio. Lacrime calde, che scendono lente senza vergogna. Mi ritrovo a pensare che basterebbe che uno solo ce la facesse. Se uno qualsiasi nell'universo mostrasse e raccontasse una storia felice d’amore ... basterebbe. Uno ogni mille o duemila. Invece no! Donne meravigliose ... meravigliosamente sole. Donne colpite da un fulmine ... cornificate poco dopo. Coppie luminose come stelle ... che avvicinandosi troppo all'atmosfera si incediamo e diventano cadenti. Uno felice lo abbiamo? Uno o una non separato? Uno o una sposati ma onesti, coerenti, impegnati e felici li abbiamo???? NO O almeno io non ne conosco. Li vedo tutti sofferenti. Tutti che tirano a campare. Che oggi un mood e domani un’altro. Allora io piango. Perché se avessi un solo esempio, vicino, vivo, reale, allora forse coltiverei ancora un po di speranza. Invece così ... in questo deserto, no, non credo di potermela cavare. Non credo di poter essere

Piano di azione

​Serve un piano d’azione. Mancano 2 settimane, devo tenere di correre ancora qualcosa, senza esagerare, senza rischiare eccessivamente. Devo programmare qualcosa, dedicarmici con attenzione e voglia, poi incrociare le dita per meteo e giocare le mie poche carte come riesco! Devo curare l’alimentazione. Ho ecceduto per molti giorni di fila, devo alleggerirmi per la gara, devo partire più leggera che posso. Mi serve dimagrire, ne ho assoluto bisogno per tutte le gare che verranno. Non so come ma devo rimettermi in riga, devo visualizzare quanto bene stavo ad agosto. E devo anche salire su quella cazzo di bilancia. Era il 28 gennaio l’ultima pesata. Sono passate molte settimane e solo controllando il peso riesco a riprendere il controllo.sono fiduciosa, intanto sto riprendendo il controllo social-mente, poi tornerà il controllo sul cibo. Una cosa alla volta, non tutto insieme. Ma riuscirò. Quest’estate sarò x0 kg. Mi impegnerò al massimo e ci arriverò. Si dice, si fa!

Cose stupide e senza senso che però ti fanno sentire meglio 4

​Devo aggiungere questa new entry alle cose stupide e senza senso che faccio per sentirmi meglio. Questa volta è veramente, terribilmente, stupida. Scrivere in whatsapp solo per sperare che tu veda “sta scrivendo” è tenerti in attesa perché no! Non ho nessuna intenzione di scriverti qualcosa! Piuttosto crepo! È stupido per due motivi: il primo è che se hai cancellato la mia chat non vedi un bel fico secco sul fatto che ti stia scrivendo. Ma anche se la chat non è cancellata è parecchio improbabile che ti caschi l’occhio su me. Improbabile ... quello che invece è veramente impossibile è il fatto che tu stia aspettando da me un messaggio!!! Questa cosa non è possibile. Se tu volessi miei messaggi, semplicemente scriveresti! Inizio a pensare di dover scrivere pensieri meno adolescenziali. Cioè chi legge sta roba potrebbe pensare a una deficiente di 12 anni ... si, inizierò a scrivere pensando che qualcuno di adulto mi legga, per darmi un contegno, un tono. Come di notte che accendo il t