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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Facciamo che ti bacio.

Facciamo che ti metto una mano sugli occhi e tu metti la tua sui miei. Poi ci cerchiamo le labbra. Anzi le cerco io, tu stai fermo, non ti muovere! Le cerco tra la tua barba, alla cieca, finché le trovo e le assaggio, assaporo. Prima piano, poi decisa. Poi togli la mano dai miei occhi, mi prendi il viso, mi baci forte. E io mi lascio scaldare dal tuo bacio, dalle tua mani, in uno tsunami dei sensi. Fa tanto caldo. Reazioni chimiche a dismisura, occhi che si aprono, voglio guardare i tuoi occhi marroni, quello sguardo sempre così accigliato. Nessun bacio lo addolcisce, ma ridi. Mi baci ancora, più piano, per un tempo che penso infinito, per un tempo lungo che mi ricorda l'attesa. Penso a quelli che ci vedono, a quelli che penseranno che non siamo ragazzini per baciarci così spudoratamente in mezzo alla gente. Penso a quelli che ci invidiano, mentre mi baci ancora, e chiudo gli occhi perché … è troppo. Troppo che ti aspettavo, ti desideravo, ti sognavo. Adesso è tutto qua, sei tutto

Mi manchi quando inventavamo

​Mi manchi. Ma non come sei adesso, come eri a dicembre. Quando eri solo per me ad ogni ora del giorno e tante della notte. Mi manchi quando inventavamo dove fare l’amore. Come prenderci, come chiudere la piccola morte. Quando c’erano da aprire le finestrelle d'avvento, da scoprire pezzi di pelle. Mi manchi e mi mancherai anche di più nei prossimi giorni. Sparirai e giuro che ti lascerò dove sei. A costo di correre mille ore per sfogare la rabbia e la delusione. Devo imparare a scegliere. Non sei mio, non lo sarai mai. Finirai per nutrire le schiere di uomini frustrati da matrimonio fallito, con cui intrattengo leggeri e argomenti podistici. Non tu. Tu non finirai così. Tu finirai nel tutto o nel niente. Probabilmente nel niente.

Ogni giorno in cui non vivi muori

Mostro il mio valore con parole, immagini, sensazioni. Mi distinguo dagli altri, non sono e non voglio essere massa. Coltivo in me quello che serve, non posso chiedere ad altri di colmare i miei vuoti. Di quel che c’è non manca niente. Io ci sono, coerente, resisto, spurgo, medito, corro, provo anche a mangiare bene anche se sogno vasche di alcol. Ci sono persone come me, non sono sola. Persone con pensieri originali, idee controcorrente, persone speciali, alternative, come lo sono io … come provo ad essere io. Ci sono, esistono, non è detto che riesca ad avere contatti con loro che sono a loro volta soli o segregati in piccoli gruppi. Non siamo per la ribalta, per il grande palcoscenico, siamo attori non protagonisti. Il mio ruolo è dietro, non davanti. Piccola comparsa che trasuda spontaneità scambiata per la solita interpretazione. Sto lì dietro e me ne sbatto se non mi nota nessuno, me ne sbatto se chi mi nota è uno banale. Meglio nessuno a uno banale. E se tu, essere speciale, ch

Stavolta non torna.

Stavolta non torna. Ma lo sapevi che prima o poi sarebbe successo. Tira oggi tira domani. Bestemmia oggi manda a fare in culo domani. Lo sapevi ed è già successo in passato, quindi lo sai che i primi giorni sono i più duri, che si deve fare la crosta, ci sei già passata e anche se ogni cosa “ti parla di lui” non è così. E’ la tua testa che cerca sue tracce, quindi facciamo che oggi ti dedichi a cose belle. Vai dalla tua estetista a farti coccolare, stasera vai a correre e ti muovi un po’, fregandotene se non ha neanche letto i messaggi di 2 giorni fa, perché stavolta non torna. Stavolta te ne sei liberata. Ho preparato l’ennesima spedizione per lui, anche se nessuna è ancora andata a buon fine. Vediamo se almeno questa viene recapitata, se arriva al destinatario. Lo spero tanto, non perché si faccia vivo, ma perché sappia che a lui tengo. Ecco sì, un piccolo gesto gentile a un uomo che non ne ha mai mostrato mezzo verso di me. Dovrei riflettere ... L’errore di ieri è stato non andar

Unpair

Non so neanche se valga la pena spendere due parole, non so perché mi sia venuto in mente oggi, in una bella giornata di sole, senza nessun dubbio o timore. Sono entrata nella stanza virtuale dei segreti di MV. C’erano le mie migliori foto, i momenti più felici, c’era tanto passato. Anni che non mi fanno più caldo ne freddo. A pensarci mi sento come anestetizzata a penso che serva ancora molto tempo prima di poter pensare a quegli anni con affetto e amore. Per ora restano anni un po “sprecati” anche se ingiusto e non veritiero. Sono entrata nell’app e ho cliccato su “unpair”. Un click secco e non si torna indietro, il passato è chiuso per sempre. Mi dispiace per quella montagna di fotografie ma in fondo, sparse nel vari archivi annuali, le ho tutte. E se anche non ci fossero, sarà difficile che le vada a riguardare per parecchio tempo. Infine ho rimosso l’app dal telefono, che un o di spazio non guasta mai. THE END Mr. MV

Raccoglimento pre gara UB

Tieni duro, adesso ci sei veramente. Adesso devi stare tranquilla, riposare, svagarti, smettere di pensare e risparmiare ogni energia possibile per domani. Oggi splende il sole e fa caldo, non ci si crede che domani ci aspetta l’inferno di pioggia. Ma noi saremo la e andremo, passo dopo passo, anche se ancora non ho deciso cosa cavolo mettere nello zaino … Tra poco esco, me ne vado che mi sono rotta. Stare qua dentro mi rimbambisce: passo da un controllo di accesso all’altro, non va bene, non va per un cazzo bene. Guardo e riguardo le stesse cose, mi sento così banale, così “massa” che segue quello che fanno tutti. Sento il bisogno di distinguermi e non c’è modo migliore di farlo che in silenzio, meditando. Raccoglimento, ecco cosa mi serve. Poi inizio una cosa, non la finisco ne avvio un’altra, torno alla prima, poi ne avvio una terza. Sono disconnessa. Adesso salgo in macchina e faccio proprio questo: raccolgo i pensieri e faccio una sola cosa, guido! Sapevo che questi giorni sareb

tutto pronto

E' tutto pronto, manca solo sabato. La settimana più lunga della storia, neanche per il Passatore mi pare ci sia voluto così tanto per far passare 5 miserrimi giorni lavorativi. Sono pronta da lunedì, ero trepidante martedì con quel lieve miglioramento meteo, di nuovo agguerrita mercoledì. Rilassata, oggi, che è giovedì. Mi pare che tutto sia in ordine: le cose che devo portare, i vestiti che voglio indossare. Anche la testa pare sia in ordine: so quello che devo fare, so il meteo e le difficoltà che mi aspettano, so che arriveranno le crisi e che dovrò risolverle in qualche modo. So che ci vorranno tante ore, tanta acqua e forse tante lacrime per chiudere questa corsa così stupidamente pregna di significato. Quell'ostinato desiderio di sfatare l'anno NO. Non voglio cedere all'idea che in parte l'ho già sfatato ... e no l'anno finisce a dicembre siamo solo a Marzo e anche se sto andando bene, quest'anno bisogna fare la differenza a partire dal PESO e dalla

al settimo zen

Ci siamo, è giunta l’ora per tante cose. Intanto è ora di andare in fiera e di andare in “scena”. Il silenzio mi accompagnerà per giorni e giorni. Se arriverà sarà con il suo tagliente carico di negatività. Lo ignorerò, anzi mi mostrerò accomodante, cuoricini e via, senza parole, se il silenzio cerca, il silenzio avrà. E’ l’occasione per chiudere, ricordatelo! E’ il momento giusto per tagliare i ponti, i legami, per cambiare abitudini, fare spazio. E’ bellissimo, è simpatico, è un sacco di cose che vorrei ma non posso avere. Buona vita. Avrò delle crisi fortissime presumibilmente tra giovedì e venerdì, ma già mercoledì mi gireranno parecchio i coglioni. Starò calma e concentrata sulla mia corsa di sabato. Sarà un bel momento per avvicinarmi alle cose che voglio veramente, farò una corsa per me, con la mia socia, per la mia soddisfazione, una corsa che volevo da 3 anni. I cerchi si chiudono e li voglio chiudere bene. Non c’è spazio per nessuno che non sia io. Non avrò cura di nessuno

Di sere grigie

Ieri sera mi sono un po’ pentita. Ero tronfia di endorfine, così felice della mia corsa, del ritmo, delle sensazioni. Mi pareva che tutto fosse perfetto, che io fossi in qualche modo “perfetta”. La magia dello sport, del sudore, della fatica, della mente che si distrae, il tutto che si alleggerisce. Quel panorama appena rialzato sulla città che non mi stanca mai. E poi le gambe che andavano, il fiato rotto dopo pochi chilometri ... magico! Un secondo dopo avergli riposto ero pentita. Pentitissima. Ho vomitato tutto addosso al povero I. che ha risposto con un lapidario “Ti chiamo stasera”. Nel frattempo la mente aveva ripreso a vorticare nella doccia, con la voglia di aggiungere qualche parola per colmare quel silenzio, con il bisogno di dimenticare, di voltare pagina. Mi sono sfogata sul cibo. Mi sono preparata un eccellente riso alla cantonese, con uova e mais. Era ottimo, l’ho sbafato con grande soddisfazione me non bastava. Non è bastata neanche la frittata alle verdure. E’ servit

In lacrime.

​In lacrime. Più volte questa sera, con quel bellissimo libro della Tesio. Lacrime calde, che scendono lente senza vergogna. Mi ritrovo a pensare che basterebbe che uno solo ce la facesse. Se uno qualsiasi nell'universo mostrasse e raccontasse una storia felice d’amore ... basterebbe. Uno ogni mille o duemila. Invece no! Donne meravigliose ... meravigliosamente sole. Donne colpite da un fulmine ... cornificate poco dopo. Coppie luminose come stelle ... che avvicinandosi troppo all'atmosfera si incediamo e diventano cadenti. Uno felice lo abbiamo? Uno o una non separato? Uno o una sposati ma onesti, coerenti, impegnati e felici li abbiamo???? NO O almeno io non ne conosco. Li vedo tutti sofferenti. Tutti che tirano a campare. Che oggi un mood e domani un’altro. Allora io piango. Perché se avessi un solo esempio, vicino, vivo, reale, allora forse coltiverei ancora un po di speranza. Invece così ... in questo deserto, no, non credo di potermela cavare. Non credo di poter essere

Piano di azione

​Serve un piano d’azione. Mancano 2 settimane, devo tenere di correre ancora qualcosa, senza esagerare, senza rischiare eccessivamente. Devo programmare qualcosa, dedicarmici con attenzione e voglia, poi incrociare le dita per meteo e giocare le mie poche carte come riesco! Devo curare l’alimentazione. Ho ecceduto per molti giorni di fila, devo alleggerirmi per la gara, devo partire più leggera che posso. Mi serve dimagrire, ne ho assoluto bisogno per tutte le gare che verranno. Non so come ma devo rimettermi in riga, devo visualizzare quanto bene stavo ad agosto. E devo anche salire su quella cazzo di bilancia. Era il 28 gennaio l’ultima pesata. Sono passate molte settimane e solo controllando il peso riesco a riprendere il controllo.sono fiduciosa, intanto sto riprendendo il controllo social-mente, poi tornerà il controllo sul cibo. Una cosa alla volta, non tutto insieme. Ma riuscirò. Quest’estate sarò x0 kg. Mi impegnerò al massimo e ci arriverò. Si dice, si fa!

Cose stupide e senza senso che però ti fanno sentire meglio 4

​Devo aggiungere questa new entry alle cose stupide e senza senso che faccio per sentirmi meglio. Questa volta è veramente, terribilmente, stupida. Scrivere in whatsapp solo per sperare che tu veda “sta scrivendo” è tenerti in attesa perché no! Non ho nessuna intenzione di scriverti qualcosa! Piuttosto crepo! È stupido per due motivi: il primo è che se hai cancellato la mia chat non vedi un bel fico secco sul fatto che ti stia scrivendo. Ma anche se la chat non è cancellata è parecchio improbabile che ti caschi l’occhio su me. Improbabile ... quello che invece è veramente impossibile è il fatto che tu stia aspettando da me un messaggio!!! Questa cosa non è possibile. Se tu volessi miei messaggi, semplicemente scriveresti! Inizio a pensare di dover scrivere pensieri meno adolescenziali. Cioè chi legge sta roba potrebbe pensare a una deficiente di 12 anni ... si, inizierò a scrivere pensando che qualcuno di adulto mi legga, per darmi un contegno, un tono. Come di notte che accendo il t

Lettera numero 14: le curiosità e la zona grigia

Me lo spieghi perché tu e quella cosa che abita con fate cip e ciop su FB? Che poi lei fa Cip, tu fai ciop ma è talmente urticante che le darei una manata in faccia da sentire un bel “ciop”! Ok, cerchiamo di essere più buoni, forse è solo il suo tentativo (disperato, se vogliamo renderlo più drammatico e romantico come nel mio stile) di entrare in quello che è il tuo mondo, di avvicinarsi a te, perché magari la escludi o si sente esclusa o non capisce. Adoro fare congetture amorose sulle vite altrui. Vite per altro del tutto sconosciute. Potrei scrivere intere sceneggiature, partorire chilometri di lettere, vissuti, dialoghi! Se non è pazzia questa. Torniamo a cip e ciop, mi fa ridere e mi fa anche capire il tuo tasso di egoismo. Mai più azeccato fu la scansione dei post e relativa scansione di dinamiche, che mi fece un’amica responsabile marketing e comunicazione. Avete un problema, o almeno io vorrei che aveste un problema, ma poi mi sento in colpa e quindi spero che NO, non abbiate

Un po così

Giorni di cambiamenti, umori altalenanti. Del resto non si vende casa tutti i giorni e nemmeno se ne acquistano così facilmente. Dormito poco, ma bene, tanto da rendermi tranquilla, non mi sento stanca. E’ stata una giornata così lunga, varia, piena di emozioni e lacrime. Quando ci sono le emozioni va quasi sempre bene perché il cibo passa in secondo in piano, al massimo resta l’alcol, ma con 500 km da percorrere c’è poco da abusare. Vedo gente, faccio cose, scrivo parole. Parole che in pochissimi rari sono corrisposte con un filo di umorismo o accenno di intesa … di quella intensa come solo certi pezzetini di ST(r) hanno! Non rinvanghiamo le affinità che sembrano elettive ma che sono sfumate. Dicevo parole, persone, vite che mi dico “Ma come cazzo fai?!?!”. Tipo questo vicino, che si definisce romanticone poi tra “sverginate” di qualsiasi tipo e commenti fotografici “volevi farmi vedere le tette”, non so perché non l’abbiano assunto a scrivere le frasi nei baci perugina! Poi ci son