Facciamo che ti bacio.
Facciamo che ti metto una mano sugli occhi e tu metti la tua sui miei. Poi ci cerchiamo le labbra. Anzi le cerco io, tu stai fermo, non ti muovere! Le cerco tra la tua barba, alla cieca, finché le trovo e le assaggio, assaporo. Prima piano, poi decisa. Poi togli la mano dai miei occhi, mi prendi il viso, mi baci forte. E io mi lascio scaldare dal tuo bacio, dalle tua mani, in uno tsunami dei sensi. Fa tanto caldo. Reazioni chimiche a dismisura, occhi che si aprono, voglio guardare i tuoi occhi marroni, quello sguardo sempre così accigliato. Nessun bacio lo addolcisce, ma ridi. Mi baci ancora, più piano, per un tempo che penso infinito, per un tempo lungo che mi ricorda l'attesa. Penso a quelli che ci vedono, a quelli che penseranno che non siamo ragazzini per baciarci così spudoratamente in mezzo alla gente. Penso a quelli che ci invidiano, mentre mi baci ancora, e chiudo gli occhi perché … è troppo. Troppo che ti aspettavo, ti desideravo, ti sognavo. Adesso è tutto qua, sei tutto