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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Mi pesa lo sci

Mi pesa lo sci. Mi dava gioia: lo stagionale, lo sciare, il passare i weekend a Topolinia. Forse la cosa che mi piaceva di più perché finalmente condivisa e che adesso avrai voglia di mollare in tronco!!! Alzarsi presto, la pista tirata, il freddo, lo sci che scivola. Condividere questo con lui. Cioè con un uomo. È stato nuovo e bello, toccherà continuare a sciare con questo tormento per tutta la stagione?! Quest’anno proprio lo sci mi ha riservato solo dispiaceri e tensioni. Una stagione del cazzo ... In Senales io sola lui con l’anziana puttana. A Sarentino due uomini e una anziana. E comunque ogni cosa parla di lui: borse, sci, tute, allenamenti e allenati. Mi sta rovinando il mio sport preferito. Chissà se troverò qualcuno che mi riconcilia anche la neve. Mi hanno già distrutto la corsa.

Capodanno

Mai giorno fu più propizio per un nuovo inizio. Emmelle ha confessato il silenzio dei giorni scorsi: cinema con l’anziana puttana, sauna con l’anziana puttana. Ma vestiti!! E non l’ha toccata, non ci ha fatto niente!! Però non nega che la sua frequentazione possa diventare interessante. Ok basta ... niente mulinello di supposizioni e pensieri di Merda. Solo oggi ho infranto quasi tutte le regole che mi ero data. Domani è un nuovo anno. Domani vorrei veramente iniziare a fare qualcosa di diverso. Qualcosa per me. Qualcosa che mi porti lontano, che aumenti il mio valore. Domani e per il 2020 vorrei mettere me stessa al centro di tutte le attenzioni e i piaceri. Vorrei fosse il mio anno, un anno epico. Non mi sono iscritta, proverò con quelle poche cose che ho imparato e se non sarà epico quest’anno allora mi iscriverò per il 2021, senza se e senza ma. Risparmierò già da ora, 1€ al giorno. Però ci provo lo stesso quest’anno. Sposto il focus da lui ... a me! Basta pensare a cosa farà e

Giorno 9: un giono del cazzo

Il silenzio regna sovrano mentre alimento i mie draghi e le mie psicosi. Resisti! Tieni duro! Ogni volte che lo tzunami di pensieri di Merda mi travolge è una occasione per governarli, per accettarli, per imparare a conviverci e in qualche modo vincerli. Stasera e i prossimi giorni sono h altra occasione! Non voglio sprecarla. Quindi basta pensare a Emmelle, al perché non sia sparito, perché dopo settimane di “buongiorni” e “buonanotti” sia sceso il silenzio. I tuoi draghi pensano che sia uscito con altre persone, con universitari, che ci sia di mezzo un insolito cinema ... i tuoi draghi si agitano, gettano fuoco sui pensieri e li incediamo con grande godimento. Io li osservo e penso che qualsiasi cosa abbia scelto di fare, non ha scelto me. E questa è l’unica cosa certa: io non sono la priorità, quindi io devo levarmi dalle palle. Io scelgo di stare con chi mi cerca. Questa è l’unica cosa giusta e sensata da fare. Lo ripeto ancora oggi, come ieri e ieri l’altro ancora. Scelgo di star

Giorno 8: l'invadenza non paga

Giorno non lo so più. Giorno dopo aver esagerato con l’invadenza. Giorno in cui giustamente si allontana, perché almeno lui è coerente. Perché lui non è innamorato. Rifletti bene su queste parole: dille, ripetile, falle tue: lui non è innamorato, lui non ti cerca, lui non ti vuole. Le stai ripetendo da mesi e ancora non sei capace di farle tue, ancora ti poni le domande sbagliate, ancora aspetti. Non è innamorato. No farfalle. No trasporto. No interesse per te. Allontanati ... riprendo il codice del silenzio. E ammetti che l’altra sera non è stato così speciale. È stato bello parlare, bere la tisana, lui sulla poltrona e io sul bordo del letto. Quello mi è piaciuto, mi ha fatto state bene. Io resto non so ... sento puzza di scopamica e non mi va. Sento che non c’è voglia di condividere. Devo allontanarmi. Non serve neanche essere gelosa perché tanto è troppo chiaro che non vuole stare con me. Forse mi mette a disagio l’averlo nominato così tanto e così spesso con CHIUNQUE durante

Giorno 7: fuitina in ufficio

Giornata in ufficio, giusto per stare lontana dal cibo, ma ripiombo nei miei mood. Che sia questo ufficio che mi mette di malumore? La settimana scorre veloce, il mio tempo con la figlia e gli amici è sereno ma ho voglia di uscire da questa regione. Inizio ad avere voglia di togliermi di casa e a chi chiedo di fare qualcosa????? Non devo avere aspettative e dovevo anche smettere di invitarlo. Sogno io e lui fuori da questa regione, noi due in un hotel, in un contesto diverso. Sogno di andare a casa, di portarlo a correre in collina, tra facce amiche e gente allegra. Sogno gnocco e tigelle. Sogno io che guido al rientro e lui che riposa. Sogno cose che non si avvereranno e sogno di smettere di cercarlo.

Giorno 5: nataliziamente bello

Come previsto il 24 è stato il giorno più duro. A dire il vero lo è stato solo la mattina, in ufficio, da sola con i miei pensieri. tornata a casa pranzo tutto è andato bene: la festa, gli amici, i regali. Esperienze nuove che mi hanno davvero scaldato il cuore insieme a fiumi di prosecco e aperol. Tutto bene quel che viene annaffiato bene! Sono grata, alla vita, agli amici, alle persone che mi vogliono bene e me lo dimostrano veramente, nonostante io sia una stronza con tutti. Non mi merito un cazzo ... invece ho tutto. Natale ho toccato nuove punte insperate di serenità. L'albero (mai visto prima in casa mia) con sotto i regali (mai visti così tanti). Mai vista neanche la Princy così presa ed entusiasta. Penso sia stato bello, per lei, per me, per le nostre ospiti che si sono anche commosse. Tutto veramente, stucchevolmente, nataliziamente ... BELLO. La sera poi c'è stato Emmelle. Ovviamente ho infranto la regola di non invitare, ma almeno l'ho fatto in modo originale (

La parte più dura della giornata

La parte più dura della giornata forse è andata: la telefonata con i miei e la telefonata con Emmelle. Con i miei è andata davvero liscia, si vede che a diventare vecchi stanno mollando anche loro la presa. Con Emmelle invece è stata dura. Pieno di entusiasmo, di tempo libero, vita nuova, sci nuovi, attività nuove. Tutto pianificato, godendo in pieno della sua libertà. Va bene, è bello, è giusto. E’ giusto per lui, non per me. Io mi sento come trasparente, come lontana, come totalmente fuori dai suoi pensieri, dai suoi interessi. Io non esisto, non sono mai esistita e non devo stupirmi adesso che questa cosa è sempre più evidente all'aumentare del suo tempo libero. Questo mi ferisce. La mia ferita da abbandono è lì, la vedo, la sento che si vuole aprire ma è anche così stanca che non ha più voglia di soffrire neanche lei. Che sia la guarigione? Ho già voglia di piangere ma il mantra di oggi è NIENTE LACRIME. Resisti, puoi farcela. Caccia dentro quel malessere, quella solitudine

Giorno 4: il più difficile

Il mio compleanno. Obiettivo assoluto della giornata: non piangere! Non versare lacrime, nessuna, per nessun cazzo di motivo! Questi giorni sono andata piuttosto bene, ho governato i pensieri, ho lasciato che il mood negativo mi cogliesse solo di sera, stanotte ho anche dormito decisamente bene, senza risvegli per pipì o altri risvegli in generale. Quindi goditi quello che viene. Il primo a farmi gli auguri è stato ovviamente I. perché se vuole sposarmi deve essere perfetto. Seconda è stata la collega … del resto lei è una grande donna e si meriterebbe quel grande uomo di G. Potessi esprimere un desiderio chiederei che si mettano insieme e che spacchino il mondo, che si riprendano tutto quello che la vita non gli ha regalato in questi primi 40 anni. Quando la sento dire “Lui è l’amore della mia vita” mi si aprono i rubinetti a pensarli così perfetti l’uno per l’altro e così lontani da anni. Mi si aprono anche pensando a me, che in fondo un vero grande amore “semplice” lo ho avuto. Non

Vacanze di Natale: Giorno 2

Giorno 2 di ferie Bene ma non benissimo. Due punti di vista. PUNTO DI VISTA GENERALE: ho sciato, c’era polvere, ero con amici, ci siamo divertiti, ho mangiato il mio primo stock brot. Ho scaricato Ale dall’auto e mi sono caricata M&A senza neanche avere il tempo di rifiatare. Abbiamo bevuto prosecco, abbiamo riso di nuovo, la cucina del mio piccolo appartamento era id nuovo zeppa, in 7 … ripenso alla cucina del Luca e non trovo differenze tra andirivieni e alcol. Solo lui ospitava scrittori e alpinisti famosi, io gente normale, ma il via e vai è identico, le foto tutte uguali di gente seduta al tavolo con i bicchieri in alto sono identiche. Inizio ad andare fiera del mio piccolo appartamento, quando lo vedo così pieno, con le persone così vicine e radunate sono felice, piena. Ora dormono tutti, nei vari letti. L’acqua per il the di domani mattina è già pronta nel bollitore, basta accendere il fuoco e iniziare la giornata insieme. PUNTO DI VISTA SPECIFICO: a ripensarci l’ho visto

Vacanze di Natale: Giorno 1

Giorno 1 Forse il più difficile o forse il secondo nella lista dei giorni più difficili che mi aspettano in queste feste. Il giorno del mio compleanno è sempre piuttosto duretta … merita il primo posto nei giorni difficili dell’anno! Giorno 1 con la sorella, con il cuginetto (abbastanza bravo) e tutte le solite dinamiche, ma è andato benone. Il saggio di nuoto è stato emozionante, la pioggia non smetteva, gli zii non arrivavano, il Conte continuava a incalzare con i programmi che avrebbe potuto pianificare a marzo. Poi è uscito il sole, la sorella è arrivata, abbiamo pranzato, siamo usciti in centro a piedi per una passeggiata e tutto ha preso un ritmo più rilassato. Mi sono sentita meno in gabbia, più libera. Mi manca correre, in queste giornate sarebbe proprio quello ci vuole per smaltire un po di tensione ma non sono riuscita … mi perdono, queste settimane sono dure, non posso avere TUTTO. n Giorno 1 ed Emmelle ghosta. Scrive, si fa vivo, risponde anche velocemente. La sua coll

Regole di Natale

Io lo so che non ne caverò fuori niente neanche stavolta neanche con questo uomo. Lo so che lui adesso vuole spaccare il mondo, che si spaccherà in tutto e per tutto, ma io non voglio spaccarmi per causa sua. Io so tutto, so che dovrei allontanarmi, che non dovrei aspettarmi niente da questo cambio di casa da queste vacanze di natale. Io so che deve stare nel mio, che ho una bella vita, che devo guardare da dove sono partita e cosa ho costruito fino a qui. Io so di essere brava, di esserlo stato. So anche che sono molto più avanti di lui … che lui cambierà, che in fondo non può funzionare e lo sappiamo dall’inizio. Io so tante cose, sulle abitudini, sui meccanismi che si innescano nel cervello, sulla routine. So come funziona ma non riesco a uscire dai meccanismi per cui ne ho bisogno, sulla gratificazione che ne ricavo, sulla routine che non so cambiare. So tutte queste cose e non servono a un cazzo, perché la mia testa è guidata dalla scimmia della gratificazione immediata, c’è

SMETTILA immediatamente

SMETTILA immediatamente. Smettila di controllare le foto di lei, di vedere se è più bello o più grassa. Smettila di controllare quante lingue parla e a che livello. Smettila di notare che la sua foto di profilo è stata fatta lo stesso giorno in cui anche io ero in Senales

2020 libero

Smettila lo stai facendo di nuovo. Non hai fatto in tempo ad asciugare le lacrime e il vomito di ieri, che già caschi nelle tue soliti abitudini: programmare, rilanciare, pianificare. Programmare: cose insieme, cose con lui, da qui ai prossimi 15 anni. Rilanciare: io posso farti stare bene, io posso farti vivere momenti unici. Pianificare: gli regalo il pettorale, cerco l’alloggio, organizzo tutto io, penso a tutto io … perché lui magari non è neanche interessato. Quindi adesso chiudo tutte le finestre e ci metto sopra una bella X, sia per chiudere le finestre, sia per non pensarci più. 2020 libero, sgombro, nessun piano certo, aspettiamo inviti e proposte. Faccio spazio.

Il tuo momento di libertà e cambiamento

So che per te è un momento di cambiamento. Dopo tanti anni di matrimonio ora sei libero. Puoi prenderti spazi, momenti liberi per uscire, cercare nuovi interessi. Immagino quanta voglia tu abbia di prenderti del tempo per te, riscoprire cosa ti piace fare, sentirti libero. Penso sia giusto per te goderti questo momento in assoluta libertà, lontano da me. Non mi sento a mio agio in questione tuo momento. Non mi sento in sintonia. Ti vedo aperto verso tutti ma non così tanto verso di me. Almeno non come vorrei io. Quindi prenditi questa libertà, del resto il vero amore è libero e vive nella libertà. È giusto così per te ... ma non per me. Che ho voglia di attenzioni vere, oneste, reciproche.

Il buono delle parole della psico

La psico mi ha scaricato. Di nuovo, l’ennesima volta, l'ennesimo psico. Non mi ha proprio scaricato, però mi trova “guarita” e non serve più un incontro settimanale. Anche io mi sento abbastanza “guarita” ma il solo fatto di pensarlo mi mette ansia, mi dico “Davvero??? Davvero non starò più così demmerda come questi mesi di lacrime e merda?!?!?”. Mi risponde con grande pazienza che il giardino delle rose non esiste. Non esiste un posto dove stare sempre bene, non è possibile. Per il buddismo poi il bene ha una sua valenza e importanza esattamente come il male. Siamo noi che spesso pensiamo che il male sia … male. Il male è parte di noi, bisogna solo coglierlo, assecondarlo. Non dare da mangiare ai tuoi draghi interiori! Niente devo, ma voglio. C’è del giudizio nelle tue parole, non giudicarti, non essere troppo dura “Devo fare, adesso questo, questo, bam, bam”. Ci sono così tante parole, frasi, visualizzazioni che mi porto via in questo mese … dice lei, che ho gli strumenti per

Prendo le misure

Di nuovo non mi sono piaciuta! Mi ero silenziata dopo essermi trovata invadente, stamattina un messaggio senza che aspettassi niente ma come una vera recidiva ho peccato con una battuta a doppio senso che forse potevo risparmiarmi o che comunque lui non ha colto. Potevo risparmiarmela ma anche no! Avevo voglia di farla, di essere frizzantina. Mi scrivi che tra poche notti sarai solo nella tua nuova casa … posso anche farti una battuta idiota a sfondo sessuale o no? Checcazzo, poche sere fa abbiamo pur scopato come adolescenti in Jacuzzi rischiando l’arresto o no? Mi perdono e riprendo le distanze, torno al mio posto. Che poi stamattina anche lui ha mandato battutina idiota su chi scopa a capodanno, quindi non mi faccio problemi. Sono serenamente avviata sul viale del tramonto della relazione. Onestamente non nutro nessuna speranza ma soprattutto non nutro nessuna voglia di relazione a queste condizioni di “libertà vigilata”. Non mi sento libera, e per una come me, con il mio caratter

Che si inculino tutti.

Mi sento sola e scoraggiata. Molto sola. E’ qui che mi manca Emmelle a farmi pat pat sulla spalla e a dirmi che sono una brava madre. Non sono sicura di esserlo ma mi sembra di sì e mi sembra che la Princy cresca bene. Perché la giornata di ieri non poteva finire dopo che S. mi ha detto che ero stata accettata nel gruppo?!? Perché non poteva finire così, con me felice, fiera di avercela in qualche modo fatta, felice di iniziare, sicura di iniziare! Perché non poteva finire con la Princy sorridente nel suo vestito da albero, mentre facciamo le foto e pensiamo al bigliettino di natale? Perché invece finisce come tutte le altre volte: io, sola e incazzata?!?! Mi manca Emmelle ma non gli scriverò, sono troppo depressa e ripeto il mantra NON MI VUOLE – NON MI VUOLE – NON MI VUOLE. Non serve a niente scrivergli o intrattenere rapporti con un uomo che non ti cerca e che andrà a sciare con l’amico stronzo. E l’altra sera sono anche stata buona quando ha detto di non avere tempo per sciare

Lunghe notti

È anche meglio che abbia ripreso degli orari più umani e meno da letargo. Peccato non essere stata io il motivo del risveglio.

Non mi piaccio.

Sono troppo, sono di nuovo troppo: per Emmelle, per il cibo, per le cose che voglio fare. Per il cibo neanche a dirlo … mangio-mangio-mangio. Non riesco ad identificare il segnale. In ufficio è relativamente semplice: sono annoiata, mi serve una pausa, mi alzo e provo a bere un tè caldo o vado dai fumatori a fare due chiacchiere. Più o meno funziona, magari non tutti i giorni, ma un 80% di volte riesco a controllarmi (Escluse torte appena sfornate dalla home Chef!). Tipo ieri sera, era tutto ok, colloquio andato bene, corso andato super, rientro a piedi con un bel freddo telefonando a Emmelle, tutto perfetto. Non ho fame, ho mangiato a sufficienza a merenda e ho comunque un minestrone se dovesse servire, invece? Invece un cazzo, scaldo il pane, prima con robiola, poi robiola e salsa di pomodoro, poi solo salsa di pomodoro, poi finisco il pane laugen, allora mi butto sul semmel, poi sul pane tramezzino. Passo al dolce, strati alti 1 cm di nutella. Finisce il pane tramezzino, mi lancio

Centratissimamente centrata su di me.

Gira bene di nuovo. Di nuovo mi sento concentrata, energica, focalizzata, entusiasta. Stamattina ho fatto un colloquio e sono felice. Mi sembra sia andato bene o comunque mi sembra un posto interessante, con alcune delle condizioni base che vorrei (orario flex, lavoro in centro, no spostamenti presso clienti). La sede è bella, le persone con cui ho fatto il colloquio mi sono piaciute, l’ambiente è stimolante, lavoro e cose da imparare ci sono. E io ne ho voglia. Oggi è un giorno buono, anche ieri lo è stato abbastanza. Ho studiato inglese, ho corso, non ho mangiato benissimo ma ho controllato la quantità. Domani mi peso. Non sarò come le scorse settimane dove mi sentivo veramente magra, ma voglio lo stesso pesarmi. Per tenere in contatto anche la mia parte fisica: io sono quello che peso, devo accettarlo. Compassione. Andrà bene, sarà comunque una presa di coscienza di dove sono, di come sono. Per non mollare, per fare meglio, per tenere sotto controllo il natale, le torte, i pandori

Ci sono quasi

Ci sono quasi: sono le 20:30, ho vagamente sistemato la casa, il piano di azione per domani è pronto e definito, una lavatrice mi tiene compagnia nel silenzio notturno. ho il pc acceso, perderò ancora una decina di minuti con questo post introspettivo di cui nessuno sentiva la mancanza e poi riprenderò in mano inglese. Sono diventate 2 le settimane in cui non l'ho preso in mano e non sono andata al corso. L'abitudine è ben lontana dall'essersi instaurata, ma adesso sono qui, ci sono quasi, riprenderò! o ripreso a scrivere sull'agenda le cose da fare: domani mattina farò un colloquio, poi in ufficio, a pranzo camminata di sopravvivenza, pranzo di riso pronto, poi esco alle 15.30, lo stereo a riparare e al corso per volontari. Tornerò la sera, stanca ma felice. Cercherò di mangiare poco, cosa che non mi sta riuscendo molto in questo periodo ma ci provo e ci riproverò ancora, giorno dopo giorno, perché voglio che sia la mia prima tessera del domino che mi porterà un sacco

Non sono per niente fiera

Non sono per niente fiera. Ho riprese tutte le vecchie abitudini in meno di 10 giorni. Non sto più studiando inglese (e devo anche decidermi se riscriverei allo stesso corso), ho ripreso a sfumacchiare la sera, ho ripreso a tuffarmi nel cibo ad ogni variazione del mio stato emotivo e catastrofe delle catastrofi, ho ripreso a chattare con Emmelle. Peggio di così non potrei fare.

Pensiamo solo a stare bene

Cosa C’è da dire se non che è stato tutto perfetto? Io ero perfetta: ero bella, era di buon umore, ero in ovulazione, ero leggera. Lui era perfetto: era sereno, era sorridente, era desideroso. Era la sera giusta per entrambi e abbiamo scelto il posto giusto, per stuzzicarci, per stare vicini, per solleticare voglie e desideri che inspiegabilmente ci siamo tenuti nascosti per questo lungo anno. A turni ci siamo confessati dei “vorrei farti”. La Jacuzzi è stato l’apice … mhhh però anche in auto non è stato male. Ovunque fossimo era bello toccarci, baciarci, intrecciarci. E poi tornare a casa, fermarci ancora a cena, a mezzanotte, un orario impensabile. Tutto quello che abbiamo fatto era impensabile fino a qualche mese prima. Non aveva mai accettato che gli venissi incontro in treno per fare un pezzo di strada insieme … ieri lo ha proposto lui. Non aveva mai accettato di venire in sauna, ieri subito. Non aveva mai fatto così tardi, senza sbadigliare, senza dire che era stanco, senza pr

Fare blaun

Stasera ho voglia di fare blaun. Da inglese, dalla psyco, da tutto. Stasera ho voglia di lui, di un giovedì come gli altri, quando la serata era libera, quando l’attesa era bella, quando l’abbraccio era assicurato e spesso anche oltre. Ho voglia di scrivergli, di chiedergli a che ora passerà da Brixen, se ha voglia di una sauna. Non l’abbiamo mai fatta insieme, ma ho voglia di chiederglielo, di provarci di nuovo. E’ solo colpa del fatto che da qualche giorno ho ripreso a farmi film idilliaci con lui. Ho ripreso come un automa, la cena nel suo residence, una sciata insieme, lui che viene alla mia festa di compleanno. Milioni di cazzate hanno ripreso a frullarmi nel cervello distaccandomi dalla realtà. Segnale: mi sento sola. Routine: mi faccio film immaginari con persone che non mi vogliono e mando messaggi. Gratificazione: NESSUNA perché alla fine mi danno due di picche, ma risponde al mio bisogno di non sentirmi sola. E intanto ho scritto, porca merda. E intanto calcolo orari, pos

Cose stupidissime al limite della vergogna: il test oroscopato

Cose stupidissime al limite della vergogna, che ti fanno stare bene: un test su internet per capire se sarà una storia seria o meno sull a base di domande che trovi nei giornali tipo "Cioè" (ammesso che esista ancora). Non sono solo rispondi stupidamente a domande generiche e credi nella risposta preconfezionata da non si sa chi che manco ti conosce, ma sopratutto dai i tuoi preziosissimi dati personali per ricevere il risultato del minchia test oroscopato?!?!?!? Se non è una cosa stupida, cretina, davvero tanta cretina. "E’ stata una bella avventura e potrebbe trasformarsi e crescere in qualcosa di più importante, coinvolgente e piacevolmente impegnativo. Vi siete incontrati, vi siete piaciuti, siete stati bene insieme. Avete dato molto importanza al momento, senza risparmiarvi nulla di bello e andando anche un po’ nel profondo, scoprendo di piacervi sul serio. Manca ancora un ultimo passo, quello verso la storia seria. Forse lui deve lasciare decantare e tornare alla

Responsabilità

La creatività dove c’è del bello. Voglio stare focus su questa cosa … sul fatto che posso essere creativa anche se sto bene e non serve raggomitolarmi in quel posto orrido che mi sono costruita per anni. Prendi sabato, a sciare, da sola, quel tizio che nel tempo di una risalita in funivia ha rimediato il numero di telefono di un ragazzo per sciare infrasettimanale. Perché non io? Perché non posso farlo anche io? Di parlare con la gente, di chiedere, di attaccare bottone. Perché non mi apro? Che cazzo ci guadagno a stare chiusa? Responsabilità, come dice la counseling. Ho la mia parte di responsabilità, di cose che faccio o non faccio per far andare le cose. Ogni giorno, ogni storia, ogni accadimento è in parte sotto la mia responsabilità e ho il diritto/dovere di esercitarla. Oggi è mia responsabilità stare bene, tenere la testa pulita, rispettare il codice del silenzio, mangiare sano, ridere. Oggi c’è il sole e io sono responsabile della mia felicità e dei miei pensieri.

Un giorno imperfetto

Non proprio quello che avevo in mente: ho saltato inglese, non ho studiato, ho scritto a Emmelle rompendo il primo giorno del codice di silenzio, ho mangiato tanto e male e convulsamente. Sarebbe praticamente un giorno zero se non fosse che sono stata a correre. 10km di pura gioia, con veduta dall'alto allora del tramonto e foto strappa like. Foto così acclamata che l’ho spedita a Emmelle che non se la sta filando da 2 ore. Un giorno imperfetto ma non lascerò che mi scoraggi. Ho un obiettivo chiaro, più di uno: studiare inglese, essere 75km il 17 dicembre, fare sport. Voglio solo queste tre cose, ma le voglio tanto e mi impegnerò. Domani e poi ancora. 75 kg il 17 dicembre. Viso pulito, seno onesto, fianchi morbidi e non trasbordanti. E tanto tanto silenzio ... che in fondo mica lo so se non sia portato compagnia in Germania o se la Porterà nella casa nuova. Questi amabili pensieri di Merda sono perfetti per quando ti viene in mente di mangiare. Quando sei lì, pronta a sbranarti qu

Vale solo chi vuole esserci

Sei stata brava. Bravissima. Sei stata come sempre nel tuo stile: pulito, diretto, efficace, originale, che lascia il segno. Se meravigliosa quando sei così, quando non esplodi di emotività facendo feriti a destra e manca. Non hai replicato e lasciare che l’ultimo messaggio sia sempre suo (e non mio), mi dà un senso di controllo sulle mie turbe mentali. Se stata bravissima perché non hai detto niente di più che non fosse fargli capire che tu “stai con lui”, che gli vuoi bene e per questo vuoi veramente il suo bene! In più non hai risposto ad eventuali inviti a cena o prospettive future. Anche perché “senza impegno” non vorrei proprio niente in questo periodo. Quello che vorrei è esattamente il contrario: un uomo che si impegni per me e con me. Quindi vaffanculo tu e la tua cena senza impegno se ci scappa … se la vuoi la organizzi, altrimenti fottiti. E comunque il pelo di figa c’è e io voglio l’esclusiva. Ho passato anni a dirmi che gli uomini sposati erano perfetti: dormivano a ca

Ha scritto

Ha scritto. Ha scritto quando non mi aspettavo più niente da lui. Ha scritto e non ho la più pallida idea di cosa aspettarmi, anzi meglio se non mi aspetto proprio niente, se magari ha solo sbagliato a spedire un messaggio e lo ha anche già cancellato: message deleted. Sarebbe quasi meglio. Ha scritto quando ho passato il weekend a non piangere … anzi quando ho speso il weekend a vivere, a parlare con sconosciuti, a sorridere, a sforzarmi di fare qualcosa che mi aprisse al mondo. Ha scritto quando sto cercando di smettere di rimuginare sul passato e fantasticare sul futuro. Sto cercando di vivere il presente e sono andata piuttosto bene questo weekend! Ha scritto e non ho il coraggio di leggere. Perché sono stanca, perché se guardo questo anno non sono fiera di me, di come sono stata, di come l’ho vissuto. E non sono fiera neanche di come mi sono comportata con lui, sono stata invadente, pesante e non ho voglia cedere alla tentazione di pensare “Potrei riprovare per fare meglio”! Io