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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Le Parole ZEN

« Ciò che cercate è l’amore, l’essere che alcuni hanno chiamato “l'anima gemella”. Ma se volete trovare la vostra anima gemella, soprattutto non cercatela! Preoccupatevi unicamente di vivere una vita pura, intensa, luminosa. Vivete quella vita e lasciate che essa agisca: sarà lei a incaricarsi di attirare la vostra anima gemella. Voi non conoscete ancora la potenza di quella vita, non sapete fino a dove può arrivare per invitare le creature con le quali avete affinità e portarle fino a voi. Un giorno direte: «Non ho cercato la mia anima gemella, non ho cercato la mia amata, eppure lei è arrivata… è arrivata dai confini dell’universo…». Per trovare l’anima gemella, molte persone mettono annunci sui giornali, vanno a tutti i ricevimenti, in tutte le discoteche, ma cosa trovano?... È così difficile capire che solo nutrendo ogni giorno qualcosa di vivo e luminoso in sé, si finisce con l’attirare l’essere meraviglioso che si desidera? » Omraam Mikhaël Aïvanhov

Le parole degli amici (AnnaMLB)

"Svegliati alla mattina e pensa come puoi essere felice e rendere la giornata un capolavoro! Evita gli obiettivi per il momento, migliora il tuo atteggiamento, libera la mente parlando di cose leggere, evita di parlare della tua malattia le tue orecchie ti SENTONO. Vivi con leggerezza, sorridi di più. Devi cambiare atteggiamento, devi essere tu a decidere di essere felice, NON DELEGARE gli altri nel decidere il tuo stato d'animo,"

Poeti dei poveri

Ho spedito la poesia ai Poeti Der Trullo. Non era ancora così "definitiva", sento che potrebbe cambiare ancora, che andrebbe ancora assecondata (parola che descrive alla perfezione questo recente bisogno di fermare pensieri brevi, emozioni riflesse) comunque questo è quello che è uscito Stai tutta rotta in petto ma nun devi da sospetto Te vesti più bella, pulita, lisciata eppure il sorriso te sei dimenticata Il petto se gonfia, la schiena sta dritta Cammini distratta ma resta la fitta. In mezzo alla strada, la luce del giorno le lacrime al viso, al cielo uno storno

Prenotazioni e biglietti

Altri ricordi che affiorano insieme alla vita. Prenotazioni: aerei, treni, hotel. Conferme, ticket, recensioni. Tutti i nostri spostamenti dal 2012 al 2016. Anni di vita passata, trascorsa, finita, sicuramente dimenticata (da te). Non ho il coraggio di cancellarla, l’ho solo scorsa velocemente, rileggendo i posti, le stagioni passate. Li tengo e non li guardo, ma ho bisogno di pensare che non sia stato tutto inutile, che non resterà solo una Nana Puttana da portarti in giro. A volte mi sento come se fossi io la “titolare” del posto. Io ho costruito nella tua testa questa “idea” di donna sportiva. Io ti ho fatto vedere che era possibile avere un altro rapporto, che non era la normalità tu che volevi scalare/correre/viaggiare e una donna che ti torturava letteralmente con ansie, paure, stress. Io ho insinuato in te la possibilità, la speranza di una vita migliore. Io ti ho accompagnato fuori casa. Ma non cerco meriti e neanche riconoscenza. Probabilmente era solo quello il mio compito n

Quadro d'insieme

Ha ragione il Coniglio: il più difficile è il primo anno, il primo giro di boa. Il primo Natale, il primo compleanno, senza di lui. Io sono avvantaggiata, avevo già molti mesi sulle spalle senza di lui. Il mio primo passatore, i primi veri trail, il primo ferragosto, 1 anno intero lontano da Rome. E adesso si avvicina il primo compleanno di lui, poi il mio, poi Natale. L’ennesimo Natale senza di lui … praticamente il mio giro di boa è già fatto. Persino il primo compleanno dimenticato della Faggy dimenticato avevo già fatto. Erano segni, era già tutto in questa direzione. Certo se lo strappo finale me lo dava lui da solo invece che con la Nana Puttana, ma va bene lo stesso. Aspetto il giorno del suo compleanno per ignorarlo e ringrazio ogni giorno il cielo del fatto che non mi cerchi e non mi cercherà mai più. Lo so, ne sono sicura. Anzi chissà cosa avrà pensato di me mentre lo cercavo e lui stava con l’altra. Avrà pensato “questa quanto rompe?” o forse “Che merda che sono, devo parlar

Questa sono e questo dico

Va bene, ho sbagliato. Ho esagerato. Zitta per settimane e poi l’esplosione. Ho sbagliato, ma anche vaffanculo. Vaffanculo a tutte le baracche che mando avanti per un cazzo. Vaffanculo a tutte le volte che devo fare buon viso a cattivo gioco. Vaffanculo a tutte le votle che mi lascio prendere per il culo. Vaffanculo e ancora Vaffanculo. Se non mi va di farlo, col cazzo che lo faccio. Questo è tutto! Certo potrei dirlo con altre parole, purtroppo non sono perfetta, sono una povera cretina, idiota, che ha moltoooo da imparare e ampissimi margini di miglioramento, ma questa sono e questo dico. Vaffanculo! Adesso una bella corsetta al fresco e vediamo di passare una bella serata. Digiuno, tisana, yoga, rollo e libro. Sono una persona semplice, mi basta quello che ho. Il resto che vada al diavolo. Forse meglio se pianifico qualcosa di carino, per me, che ho veramente voglia di fare. Chessò, andare a trovare L. o fare una bella gara. Non lo so. Il weekend con le ragazze mi pesa un

Never stop

Sono andata in centro e forse qualcuno inizierà a notare la mia faccia associandola qua e là, molto ovviamente con quella di Met. Inutile crearsi aspettative, però sono felice che ci sia questa possibilità, che ci sia qui e adesso, nella mia città, che continui fino a dicembre. Dev’essere un po’ il mio mantra, non devo fermarmi. Non lo sto facendo anche se certi giorni la testa sembra prendere una tangente tutta sua, sembra impossibile tenerla a terra, legata, prende il volo … pindarici voli del cazzo! Salta da un pensiero del cazzo a un pensiero di merda, senza passare da un pensiero intelligente. Che poi anche il silenzio! Fatico a lasciare andare, ma devo farlo. Il collega mi infastidisce da morire, non lo sopporto, mi innervosisce senza distrarmi a sufficienza dai pensieri del cazzo o da quelli di merda. Pensieri belli, cerca cose belle, forza, esercitati: il pollo di oggi a pranzo! Già pronto, con le patate arrosto, con quella pastella che pareva di verdure, non proprio light, ma

Insonnia e sogni

Dopo più di un mese di notti felici e sonno ininterrotto, stanotte mi sono rigirata come un Kebab sullo spiedo. Nella prima parte di sogno traspare potente l’inquietudine di questo periodo: sono in mezzo al mare, di notte, è buio e stringo forte la Princy. La corrente ci porta a largo, ma nonostante la situazione critica sono tranquilla. Sfrutto le alte onde che arrivano e si infrangono, con le braccia distese, lascio che il corpo venga trasportato in avanti dall’onda tipo surf. Funziona! Onda dopo onda, senza mai mollare la Princy, approdiamo a riva e mi sveglio. Resto sveglia un per un po, ma non cedo alla tentazione di guardare l’orario. Resto tranquilla, ripenso al lungo mese di sonni sereni, posso sopportare una notte insonne. Mi riaddormento e di nuovo sogno. Sono al via di una gara lunga, una ultra. Sono alla TDH anche se non c’è nessun riferimento reale nel sogno che faccia veramente pensare alla Trans D’Havet. Parto e seguo un sentiero, poi un altro, sono sempre alla ricerca

Gothakeintheass a te

Non voglio pensare a lei e lasciare che la rabbia salga. Ho continui flash di cose, situazioni ... foto di lei, mie fantasie al limite del delirio. Arrivano e cerco di lasciarle andare, di non trattenerle. Mi stupisce questo immaginarli in una quotidianità che io non volevo. Mi ritrovo a invidiarli della possibilità di una quotidianità: forse sono pronta anche io ad avere un uomo pieno, full time. Forse è giunto anche il mio momento. Lasciati andare queste immagini e questi ricordi, mi dico: io sono diversa, sono unica e speciale. Lo capisco imbattendomi per caso nella mappa Cuoricini MV: un mappa di Google dove avevo segnato tutte le volte che l’ho incontrato. Un cuoricino se abbiamo solo fatto l’amore, il simbolo di una montagna se abbiamo corso, scalato, camminato, sciato. Questa sono io: attenta, premurosa, romantica, INNAMORATA. Così voglio pensare a me, come a una donna speciale che crede ancora nell’amore, nel rispetto, nell’impegno e nel dialogo. Peccato essermi spesso imbat

Giorno Nuovo

Occhei, occhei, serve un giorno nuovo, serve ua pagina bianca da riempire con pernsieri nuovi e belli. Pensieri di gioia, pensieri che non attingano alla spazzatura del passato. Non potrà arrivare niente di buono se continuo ad attingere dalla spazzatura del passato. Parola d'ordine: APERTURA. Via il giudizio, il pregiudizio, via la comfort zone, via i pensieri negativi, via i vecchi pensieri triti e ritiri, via le vecchie abitudini sbagliate. La mia vita dipende da me, da nessun'altro. Io scelgo il film da mandare in onda ogni giorno, ogni minuto. Io scelgo di cambiare, di perdonarmi, di impedire che il passato mi tormenti. Il passato è finito, non si cambierà: resterà il bello così come resterà il brutto. La Louis mi è vicina, ho le affermazioni giuste per cambiare, per abbracciare la vita. E' una vita che sono "latentemente depressa", i pensieri di oggi sono gli stessi perpetuati negli anni, amore dopo amore, delusione dopo delusione. E' il prezzo da paga

Le parole degli amici (M)

"Cara, sta con lei perché così vuole e non ci sono strano motivi. Solo loro non sono capaci di essere corretti e onesti! Non non li vogliamo se sono così.... Giusto? No, non li vogliamo, non c'è altra risposta."

Cose che mi racconto per sopravvivere

E' stato un buon weekend ma ho sempre l'impressione di cercare "forzatamente" una felicità, non è una reale felicità. Manca qualcosa, qualcuno o non lo so , non è mai quel senso di pienezza totale e avvolgente. C'è sempre un'ombra di amarezza, sempre un alone sfocato che non capisco cosa sia, ma c'è. Ho concluso stupidamente la domenica cercando notizie della nana puttana. Non dovevo lo so, era meglio non sapere nulla, del loro festival nelle Marche, delle loro gare insieme, di come veramente sia una presenza fissa nella sua vita. Alla faccia del "Voglio stare da solo" e del "non so bene cosa sia questa cosa che è successa". Caro il mio piccolo uomo: lo sai eccome! Va bene, meglio tornare al nulla, meglio non sapere niente e fare finta che il futuro sarà meglio del passato. Dopo la rubrica dei pensieri vendicativi e delle cose stupide e prive di senso che però mi fanno stare meglio aprirò una nuova rubrica: "Cose che mi racconto

Cose stupide e senza senso che però ti fanno sentire meglio 2

E' sicuramente una cosa stupida ma mi fa sentire meglio: l'ho bloccato su FB. Quasi sicuramente oggi lo rimettero, poi lo toglierò, poi avanti così per qualche giorno, finchè (stremata) lo lascerò bloccato. Vedi il capito "stolcheraggio Nana Puttana": avanti per giorni, fino alla decisione matura, consapevole, inevitabile di bloccare tutto. Non sono tanto preoccupata che possa venire a leggere la mia bacheca, non è tipo da perdere tempo. Già tanto che gli scrivano qualcosa in bacheca e risponda (almeno quando stava con me, adesso magari è tutto un'altro uomo, molto più social!). Dicevo non è perché possa venire a leggere o guardare le foto, anzi in questo mese, mi confortava l'idea che lui potesse vedere che la vita va avanti (E neanche troppo male) senza di lui, esattamente come gli avevo ripetuto in questa primavera. IO sono coerente, IO! E' perché voglio chiudere, perché ho bisogno di pensare che non esista proprio. Per diminuire al minimo le possibil

Il loro sabato sera

Il sabato sera? Come lo passano? Senza figli, in casa a cucinarsi e poi fare l'amore come le coppie normali? Probabilmente si. Sono una coppia normale loro. Io non ero coppia. Ma io non voglio essere coppia, non volevo esserlo oppure ho cambiato idea? Forse lo vorresti a Bolzano anche se per anni hai sostenuto il contrario, che andava bene lontano, fuori dai piedi? Cretina ecco cosa sei. Una grassa cretina. È bastato in vestito scollato su due trampoli soffiarti il posto! Mi immagino la stanza della Nana puttana. Di quelle appena uscite dall'ikea. Tutte in ordine. Che danno senso di casa, non l'accampamento dove vico, stanza ospiti in affitto, arrabattarsi per ogni cosa. Stronza puttana! Sarebbe ora di smetterla ... il karma è in Ascolto anche se io non lo dico a nessuno. Metti anche cambio armadio, la canotta verde messa una sola volta a cena insieme, in un'afosa serata montovana, da impazzire d'afa. Ricordo tutto, maledizione!

Dimenticare il passato

Hanno ragione devo dimenticare il passato: sei anni spesi a fare quello che mi piaceva di più, sei anni con un uomo che mi faceva impazzire, che pensavo perfetto per me e io perfetta per lui. Sei anni di quella vita incredibile che tutti sognano e che io avevo, cazzo! Così ... niente di grave, dimenticherò tutto, arriverà altro qualcosa di meglio o peggio o comunque diverso. Hanno ragione, devo proprio dimenticare quegli anni bellissimi fatti di abbracci e caldi incastri, di baci furibondi, di letti disfatti, montagne salite, corde ripassate. Avevo una probabilità su un milione di trovare un uomo così simile a me. Pazienza cazzo ... dimentichiamo ... domani un altro giorno. Di merda, ma un altro.

Acqua calda e diete

Volevo dirvi il risultato delle mie riflessione a un mese dello tsunami che mi ha colpito. Ho scoperto l'acqua calda: per dimagrire bisogna mangiare meno. Meno a volte vuol dire poco. Poco vuol dire quasi un cazzo, ma con estrema serenità di mente accetto, da adesso in avanti, l'idea di mangiare un cazzo. È facile. Non so perché non ci ho pensato prima, non perché adesso guardo il cibo per quello che è: stupido sostentamento. -5 kg

Le parole degli amici (MC)

"Non si sbaglia mai ad amare col cuore. Ora è più grande e accogliente"

Un po di vomito

Un po di vomito ma niente di grave. Qualche pensiero stupido ma niente di terribile. Sopravvivo ancora egregiamente, "Siamo ancora qua" direbbe quel drogato di Vasco Rossi. Per lunghi momenti dimentico il passato, dimentico i social, dimentico il mondo, esiste solo il momento che sto vivendo, esisto io, con un abitino colorato che piace a tutti, con le gambe in mostra, con la mia ultima gara lunga portata a casa senza fatica e senza mal di gambe. Io invincibile, io forte, io bella, io simpatica, io sto stracazzo di tutto, ma pur sempre sola. Abbandonata, cazzo, abbandonata! A pensarci bene non pensavo di meritare così poco rispetto da essere tradita per mesi senza che abbia avuto il coraggio di parlarmene. Non era il tipo di relazione che credevo di aver impostato, non era il tipo di comportamento che mi aspettavo. mi sento fallita, sento proprio di aver sbagliato qualcosa. Lascio stare, vado avanti. Abitino bello e sorriso di circostanza. Filo di trucco e il cuore dentro

Cose stupide e senza senso che però ti fanno sentire meglio

Ed eccoci all'appuntamento serale del "cose stupide e senza senso che però ti fanno sentire meglio". Questa sera sono entrata nell'app che usavamo per proteggere la privacy. Questa sera ho messo al posto della foto del mio profilo e al posto della foto di benvenuto dall'app la Nana Puttana posizionata sul tronco d'albero con chi un giorno la inculerò a sangue. Mi sento meglio! MV non tornerà mai in quella app, potrebbe anche averla già cancellata e comunque non me lo immagino che si fa un "tuffo nella memoria". Questa cosa è assolutamente stupida, cretina, etc ma mi fa sentire meglio. Il giorno in cui il cretino dovesse mai entrare, lo accoglierà la foto che più di tutte rappresenta la Nana Puttana. Ho una voglia pazza di vedere le sue foto su instagram, ma resisto. Prima o poi mi passerà. Nel mentre porchi e madonne mi tengono comunque viva. M'abbasta!

Le parole degli sconosciuti (che però fanno bene)

"L'importante non è saper perdonare, l'importante è saper dire “basta”, infilarsi le scarpe e andare via. Perchè una donna lo sente, anche se non lo ammette, quando un uomo non le dedica più le stesse attenzioni." - R. Daniels "Troppe volte rimani aggrappata a una relazione come se fosse l'unica corda che ti salva dal cadere nel vuoto. Troppe volte quella corda in realtà è un cappio che ti soffoca." - Rea "Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore. Ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole." - Samuele Bersani "In amore non vince chi fugge. Chi fugge è solo un fottuto codardo." - Rea "Non capirò mai come certa gente riesca ogni tre mesi a trovare la persona della loro vita." - Rea Daniels

Incubo azzurro

Ho pensieri di tutti i tipi. Felicissimi, tristissimi. Passato, futuro. Mescolo tutto e qualche volta questo tutto comprare in sogno (o in incubi) come questa mattina, svegliata di soprassalto da questa immagine di me che cerco foto su Instagram, cosa che sto accuratamente evitando da più di una settimana (eroe!!). comunque nel sogno sono lì, che con il telefono in mano sfoglio queste foto di MV, in piscina, con quei pochi e radi capelli che gli sono rimasti in testa, bagnati e tirati all’indietro. Le immagine sono chiare, la piscina è di un azzurro molto vivo, nitido. E’ immerso nell’acqua e nelle foto c’è la Nana Puttana che non vedo mai in faccia, ma so per certo che è lei. Una foto c’è lui, immerso nell’acqua, lei invece è con la testa nell’acqua, tipo in verticale … la sua gambe lunga, sensuale, liscia, è posizionata a fianco del viso di lui. Molto artistica come foto. Sempre nel sogno scorro le immagini e ce n’è una di loro due dall’alto, si vedono le teste, viso contro viso, co

Ti aspettavo al varco

Ti aspettavo. Sapevo che ti saresti fatto vivo. Nella nostra ultima telefonata del 23/08/2017 (segno la data perché deve veramente restare l’ultima!) mi hai chiesto tre volte la data della mia corsa. Tre volte. E nella tua testa totalmente priva di altruismo, egocentrica all’inverosimile, sempre presa da insormontabili impegni quali fare la spesa (“perché io magnò”), lavorare, etc … tre volte vuol dire che stai compiendo l’immenso sforzo di ricordarti qualcosa! Infatti domenica, pur avendo sbagliato il giorno, alle 9.00 spaccate arriva il tuo messaggio. Ero pronta: da quel mercoledì 23 agosto ore 11.00 il mio unico mantra è stato “Se ti chiama non rispondere, se ti scrive cancella subito!”. Settimane intere a ripetermi fino alla sfinimento “non rispondere” e “cancella”. Così come un automa, quando ho letto il tuo messaggio ho riso della prevedibilità mi sono rallegrata un po’ il cuore (stupida cretina ignorante testa di caxxo che sono!) e ho cancellato tutto. Non ricordo bene cosa h

Ricordi di TDH

Non avevo considerato il fatto che la M.A. fosse un percorso così simile alla TDH e così vicino a dove siamo stati insieme. No, nel mare immenso dei pensieri del cazzo partoriti in questo mese (sì cazzo, è passato un mese, PD) mi sono ritrovata su una strada percorsa non so quanti anni prima, forse il 2014, il primo anno di “inseguimenti”, quando la tua carriera podistica è decollata e io non ti sono stata dietro. Storie vecchie, probabilmente storie inutili. Però ho ritrovato il bar, il b&b, quella strada, il supermercato dove siamo andati per comprarti da mangiare. Solo della cena con R&G non ho ricordi. Chissà dove siamo andati a mangiare … Anche a chiedertelo TU non ricorderesti nulla! Io invece ancora ricordo una tua foto con la Camel Bag e una faccia stravolta dalla partenza a mezzanotte dove sembri un ricoverato con la flebo. Me lo ricordo il tuo “con ste cazzo de foto. Che ci devi fare?” Adesso ti ci vorrei sputtanare!

Cose stupide che fai senza sapere perché

Dopo la rubrica “Pensieri vendicativi del giorno” ma anche del pomeriggio, della sera e della notte, vorrei aprire un’altra rubrica con “Cose stupide che fai senza sapere perché e ti danno anche sollievo”, giusto per tranquillizzare tutti i lettori che la pazzia continua a dilagare e che mai ombra di intelligenza e normalità mi sfioro. Ero su Instagram con il vecchio account privato. Non pensavo a niente di particolare e non avevo nessun desiderio specificio … solo ho ripetuto quel gesto che ho fatto nelle ultime settimane di cercare Giovannona per vedere le foto. “Tanto è bloccata” mi sono detta, quindi è solo un cercare e vedere che non c’è, che è sparita, non è più nella mia vita. Come per acquisire nel mio retro cranio che questa abitudine, questa cosa che faccio, non porta più a niente,. Infatti appena digito Giov… vedo che la ricerca me la propone!! Cazzo non sono con il solito account, per questo la vedo! Meno male abito in una casa vecchia con dei muri spessi 30 cm il che mi

Tracce di lui

Va molto meglio. Giornate serene di alternano a giornate terribilmente buie, ma sto meglio. Quello che si dice "stare nel presente". Pochi vaghi programmi nel futuro e nessun interesse ad avvicinarsi ai ricordi dolorosi del passato. Sto esattamente nel qui ed ora. Tracce di lui appaiono ovunque, nei cassetti dei vestiti, in quel portafoto con una cornice vuota che aspettava la nostra foto insieme. Non ho mai avuto il coraggio di metterne una. Due erano le mie preferite: una fatta a casa dai miei, a luglio 2016, in una torrida giornata dove non sono come siamo riusciti a fare l'amore senza svenire!! Un'altra del 2013, a Santa Marinella e qualcosa... sul mare. Eravamo seduti sugli scogli, abbracciati, lui che mi stringe nel suo grande abbraccio e io che mi sento bellissima come ogni volta che gli ero accanto. Era questa la magia, come una polvere stregata di cui mi ricopriva al suo arrivo e che mi rendeva bellissima. Stupenda. Raggiante. Non vedo l'ora di riprovare

Pensiero vendicativo della notte

Questi pensieri vendicati non sono miei. Ciò non toglie che li condivida in pieno e che schiumo di piacere all'idea di realizzarli. Non sono ancora così pazza da cedere alla tentazione. Il giorno che veramente deciderò di fare qualcosa di vendicativo, vi prego, mandatemi in cura. I pensieri sono emersi a seguito del ritrovamento dei dati della carta di credito di MV Pensiero Vendicativo di M. Fare un versamento per una associazione che aiuta donne sole che devono abortire Pensiero Vendicativo di Miao Acquistare un aspirapolvere lava pavimenti da 2000€ e farlo recapitare a casa di Giovannona. Schiumoooo

Non lo saprà nessuno

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Questo succede a fare le "brave" amanti per 6 lunghi anni: non lo saprà nessuno. Resterà per un segreto. A meno che non decida di urlarlo su tutti i social, non lo saprà nessuno il bello (ma anche il brutto) che abbiamo vissuto. Questa pesia, questa immagine della terrazza della vita ha ispirato Mannarino per Arca di Noè. Felice canzone che ho ballato spensieratamente tutta estate e che ora mi imbarazza all'idea che anche la Nana Puttana abbia ballato e magari ti abbia portato al concerto. A quello stesso concerto che ti avevo proposto io e che hai rifiutato con così tanta determinazione. Fossi stata più furba, avessi ascoltato quella vocina che già a Giugno, alla Serra, notava spostamenti strani della Nana Puttana ... avrei potuto tenerti sulle spine, avrei potuto tormentarvi con la mia presenza scomoda e inopportuna. E poi? Tempo ed energie sprecate. Meglio così. Addio per sempre, brutto stronzo!

Quel libro del 2015

Quel libro del 2015, quello della biblioteca. Me lo ritrovo al caffè, senza un perché. Quel ritorno inaspettato mi fa il cuore accartocciato. Le telefonate fatte la sera, dopo la tua palestra. Il martedì e il giovedì, intorno alle 22, appuntamento fisso. Ti leggevo qualche brano mentre rientravi a casa, al volante, della Mazda. Avevi la Mazda o ancora la vecchia Subaru? Quando ci siamo conosciuti "ho la macchina aziendale" ti dissi "strana come macchina aziendale" L'azienda era la tua e sceglievi la macchina che preferivi. Ti leggevo qualche brano mentre guidavi ridevi e mi piacevi ti immaginavo ridere con testa all'indietro ti adoravo, mi adoravi la tua mano grande e calda tu non sai quanto mi manca

Pensiero vendicativo del buongiorno

Mettere su profilo FB in cui siamo amici, la tua foto nella nostra prima salita del 2012. Ricordo bene che camminavo a fatica, con il fiatone, dopo anni che non facevo due passi in montagna. Ricordo che stringevo la tua mano calda e piangevo. Piangevo perché era tutto perfetto, perché ero felice, non c'erano state discussioni per uscire e andare a camminare. Avevi detto "sì" subito, senza problemi o storie come ero abituata in casa. Quella foto lì, di te seduto in vetta in una giornata meteorologicamente parlando strepitosa quasi come l'amore che avevamo fatto prima di uscire di casa. Quella foto lì, che hai uguale-uguale al terminillo. Ma anche peggio ... facciamo la foto di te sul lago, la foto che hai tenuto per anni nel tuo profilo. Tu sul lago ghiacciato (sempre in quel primo nostro incontro d'amore durato giorni) che fissi il vuoto, l'infinito ... e frotte di galline che già allora chiedevano dove fossi sparito visto che non ti facevi vivo da giorni.

Tu, solo tu

Come cambia tutto in fretta! Solo una settimana fa i pensieri erano mille domande e perché. Cosa non andava bene, cosa vi ha avvicinato. Solo una settimana fa mille tentativi di spiarti e di spiare. Poi un grande giorno di lacrime e disperazione, seguito dalla quiete al termine della tempesta. Quiete che si prolunga, quiete che mi stupisce, mi tiene desta, con un occhio attento e vigile alle nuove avvisaglie di tempesta, che comunque non ci sono. Zero. E i giorni passano veloci ma restando nel presente, senza fuggirlo o ripudiarlo. I momenti in cui i pensieri tristi e bui si accavallano, sono sempre più rischiarati da pensieri felici, da stati di serenità, di leggerezza. Ti sto lasciando andare facendo spazio, giorno dopo giorno, ora su ora. E’ un lavoro continuo, ma mi pesa meno. Miglioro. A volto troppo alto e Miao mi tiene stretta, pechè non possa cadere da troppo in alto. Il tuo pensiero compare all’improvviso, con spavento o con sorpresa. Per esempio la mattina, nel dormivegl

Un evento psicologicamente “sismico”

La crescita dopo un trauma può assumere forme diverse, inclusi una maggiore riconoscenza verso la vita, l’individuazione di nuove possibilità per la propria esistenza, relazioni interpersonali più gratificanti, una vita spirituale più ricca e una connessione con qualcosa di più grande, un senso di forza interiore [...] Per far sì che dopo il trauma ci sia una crescita, l’evento traumatico deve necessariamente sfidare tali convizioni. Secondo Tedeschi e Calhoun il modo in cui il trauma distrugge la nostra visione del mondo, le nostre opinioni e la nostra identità, equivale ad un terremoto, le fondamenta dei nostri pensieri e delle nostre convizioni vanno in mille pezzi a causa della forza dell’impatto traumatico subito. Siamo scossi, quasi letteralmente, dalla nostra percezione ordinaria delle cose e ci tocca ricostruire noi stessi e il nostro mondo. Più vacilliamo, più lasciamo andare le nostre precedenti identità [...] “Un evento psicologicamente “sismico” può far vacillare, minar

Montagne russe

Un giorno molto su, uno molto giù. Giovannona a Courmayeur. Un colpo duro. Durissimo. I ragazzi fanno veramente sul serio. Disperazione rabbia lacrime. Tenere duro è l'unica possibilità che ho. Spaccare tutto è l'unica cosa che vorrei. Non capisco lo strappo doloroso non era già stato dato?? Perché ogni cosa nuova che succede mi sembra uno strappo più duro del precedente? Lacrime e bestemmie. Bestemmie e lacrime. Bloccata su Instagram. Devo veramente ignorarla. È l'ultimo filo sottile che mi dà informazioni. L'ultimo cordone ombelicale che devo tagliare. Tac. Via per sempre ... quei due fanno sul serio. Sono fuori dai giochi per sempre. Non ho più nessuna speranza e forse questa è la mia vera possibilità! Ma questi sono i pensieri sbagliati. Torna sulla retta via: ospedale ... da sola ... bigie ... disonestà ... mancanza di palle. Coraggio passerà.

La Biscotta

Oggi è stata un'ottima giornata. Sono stata a trovare Biscotta e mi ha dato tanta energia. Non solo lei, ma l'intera casa, quelle colline, quel cielo ... tutto mi dava energia, relax, positività. Un posto meraviglioso! Abbiamo parlato tanto e di tutto. Confrontarsi con lei è sempre interessante, c'è sempre un lato B o C di qualsiasi faccenda, di qualsiasi cosa si tratti. Sviscera fuori tutto. Abbiamo ovviamente parlato tanto di Romeo, molto aggressiva, molto sprezzante. Inizio a non difenderlo più come ho fatto per anni. Mi limito a rispondere "non è più una cosa che mi riguarda". Lo so che cadrò ancora mille volte in tentazione con social e stalkeraggio ma pazienza. Passerà. Mi stancherò. Penserò ad altro. Oggi in tutto il giorno non un solo momento di rabbia o stizza. Oggi che partiva la gara ... oggi che ho ascoltato Mannarino ... non mi sono chiesta se al concerto sono andati insieme. Tutto via, tutto da dimenticare. Tenere le cose importanti: io in osped