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Visualizzazione dei post da gennaio, 2020

Più che affidarmi, mi arrendo alla vita.

Controinterrogatorio mattutino della Collega. “Com'era con te nel weekend? Per me è innamorato dell'anziana puttana.” Com'era nel weekend? Era come sempre: indeciso, incerto, titubante. Era come al solito, non innamorato di me, non preso, non innamorato, come dice lui. Lui che pensa che l’amore sia farfalle allo stomaco per tutta la vita, che sia occhi a forma di cuoricino forever. Fa anche tenerezza ma poi da adulta responsabile collezionatrice di fallimenti amorosi mi sento in dovere di dirgli che l’innamoramento finisce, finisce sempre, per tutti, per chiunque. Che è stupendo, sicuramente la parte più elettrizzante “Ah si vivesse solo di inizi di eccitazioni da prima volta quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora” Poi a me lo dice le farfalle nello stomaco, io che tanto volo in alto e tanto cado fragorosamente a terra ferendomi. A me! Che almeno con lui non ho mai volato altissimo e le ripetute cadute sono state meno dolorose di quelle passate. P

Lasciamo sbollire andandocene a dormire

Non lo so cosa bolle in pentola ma qualsiasi cosa sia la lascio bollire anzi sbollire! Sono troppo stanca per pre-occuparmi del futuro di quello che sarà o non sarà. Qua funziona che si vive un giorno alla volta. Al massimo un weekend alla volta ma niente programmi lunghi. E niente aspettative. Le cose cambiano, posso cambiare molto in fretta e io sono qua pronta, a cogliere occasioni, raccogliere sfide, lasciarmi sorprendere. O lasciare andare quello che non va, senza obblighi, senza forzature. Caro Emmelle che mi hai respinto ancora una volta sappi che lo so che non mi ami, che non sono la donna della tua vita, perché sono troppo buona e tu hai bisogno di una stronza perché è così che sei stato “amato” per tanto tempo. Tu non mi meriti. Non meriti me, le attenzione che ho per te, la voglia di farti stare bene, di prendermi cura. Non la meritavano neanche gli altri uomini per carità ... forse tu lo meritavi un po’ di più ma non abbastanza. E io non ho voglia di sprecare energie,

Cambiamenti

Dio che noia, dio che ansia. Dio che noia stare dentro questo ufficio dove non ho niente da fare e anche lo avessi non lo farei, perché sono solo in attesa di volare via, altrove … Dio che ansia non mi hanno ancora contattato per chiedere documenti o altro. Dio che noia sopportare ancora il mio dirimpettaio quando mi parla di cose che accadranno dopo la mia partenza. Forse non gli è chiaro che non può fottere di meno di quello che avverrà dal 16 febbraio in poi. Dovrebbero iniziare a farsene una ragione o almeno io di certo non starei tanto lì a menarla a un collega che se va via: cazzo vuoi che gliene freghi??? Dio che ansia, è vero che manca poco meno di un mese, ma potrebbero anche farsi vivi, darmi un cenno, una conferma, che è vero che cambierò, che mi assumono davvero, che veramente potrò andare in ufficio in bici. Dio che noia questo preavviso di cui ancora non mi danno la data, dico almeno una settimana, cosa gli cambia? È vero che sono in difficoltà, ma lo saranno comunqu

Perché è reciproco

Non scrivo per paura. Non scrivo perché sto bene e se sono abituata a rileggermi quando sto male (e a goderne anche un po’ nel rivivere la merda), non sempre tollero le parole belle, d’amore. Ho appena scritto questa cosa terribile, di quanto mi sia più facile e d’abitudine rileggere la merda che vomito, che non le parole d’amore. Tanto per cominciare bene Comunque sto bene. Ci siamo visti 5 volte su 6 giorni. Ogni volta abbiamo fatto l’amore. E che amore. Un amore proprio bello, un sesso piacevole, naturale, spontaneo, appagante, “svuotante”. Addormentarsi nudi, sfiniti, abbracciati, incollati uno all’altro. Lui che ha sostituito il campionario di frasi di merda con parole d’amore. Io che ad ogni parola mi rilasso, mi tranquillizzo, mi dico che abbiamo qualche possibilità, che stiamo bene insieme e possiamo trovare un modo per andare avanti. Non son così sicura che dureremo ma come dice Dan Savage nella sua rubrica sull'Internazionale: " Una relazione non deve per forza f

Ti è scappato

Ti è uscito in fretta , quasi non lo coglievo, ho dovuto chiederti conferma “mi è scappato”. Lo sento questi giorni. Ti sento vicino, ti sento preso, ti senti diverso. Ti sento come se mi avessi scelto, come se stesse arrivando davvero il mio momento, il momento in cui ti abbandoni e divento Ufficiale. Quando mi dici che se io ci sono vuoi stare con me e non con altri. Quando mi dici dispiaciuto “ti sento distaccata”. Quando mi dici “devo trovare più tempo per noi” Quasi non serve il “ti amo”, perché tutte le altre parole che mi dici valgono anche di più. Speriamo solo di avere un po’ più di tempo. Più sereno, più tranquillo. E comunque ha ragione la collega : sei davvero un ottimista. Provo anche io un forte sentimento per te.

Così è davvero bello

Ho indosso la tua maglia. Quella che con grande galanteria “fingevi” di aver dimenticato mentre io ti buttavo fuori da casa e dalla mia vita. L’ennesima cosa che facevo contro il mio vero desiderio: tenermi la tua cazza di maglia bianca! Ieri sera mentre facevamo l’amore mi hai chiesto se avessi qualche fantasia, aggiungendo “non vorrai aspettare un altro anno e mezzo prima di dirmele”. Sono belle parole quelle che hai per me in questi giorni. Belle parole e belle attenzioni. Mi sono sentita di iniziare a scriverle, vicino (anzi prima) dell’elenco delle frasi orrende che mi hai riservato questo anno. Le frasi belle stanno velocemente raggiungendo il numero delle frasi infelici, ma in un tempo nettamente inferiore. Non lo so davvero cosa succederà, così è bello, è davvero bello. Lo vorrei, mi ci potrei abituare. Così è “normale”, così assomiglia a come fanno tutti, una forma che comprensibile ai più se pur non in pompa magna. Ma noi non siamo gente che appare, siamo gente di sostanz

Ho dormito ancora con lui

Stanotte ho dormito ancora con lui. Ho perso il conto delle notti e mi sto abituando ad averlo accanto, sono più rilassata. Ricordo le prime notti nella casa in montagna, non respiravo, mi trasformavo in una tavola rigida sdraiata al suo fianco. Non lo toccavo, se mi abbracciava stavo scomoda, ma non volevo muovermi, mi si incancrenivano mani, spalle, collo. Però non mi spostavo fino a quando prendeva sonno. Allora lentamente mi allontanavo da lui e inizio il mio kebab: gira, rigira, un fianco, l’altro. Mi rigiravo con scatti veloci, che facevano saltare il letto. Un perenne senso di colpa per paura di disturbarlo e svegliarlo. Notti in apnea seguite da silenziose pipì in bagno e gonfiori di pancia che non sfogavo neanche in bagno. Parola d'ordine: trattenersi e scivolare in casa senza disturbare. E poi mai mostrarsi nuda, sempre a controllare allo specchio capelli, il gonfiore degli occhi al risveglio … neanche fossi sto pezzo di figa e lui stesse con me solo per quello (Tato&

Sfinimento mestruatico

Che sensazione di sfinimento. Mi sentivo come priva di energie: lunedì e ancor di più ieri. Come se mi mancassero le forze, come se il sangue non pompasse, il cuore non battesse. Allora ieri sera ho mangiato. Era tutto il giorno che avevo fame, come se le forze non mi bastassero e allora ho mangiato. Verdure, pollo, ma poi un panino al cotto, prima mezzo, poi tutto, poi un dolcetto, biscotti, cioccolato e dopo, ma solo dopo, stavo meglio. Non mi sentivo neanche piena, ma almeno non mi sentivo sfinita. E’ stato brutto e non so perché sia arrivata questa stanchezza. Diamo la colpa alle solite mestruazioni. Diamo la colpa ai turbamenti d’amore, ma sempre brutta rimane la sensazione di non avere forze, di non farcela. Devo pesarmi, sto saltando quasi tutti gli output che mi sono data della settimana, ma qualcosa posso ancora recuperare. Oggi per esempio corro, domani pure, venerdì anche, sabato idem. Così recupero, sperando di mangiare meglio e meno. Ieri sera ho preso un crodino e

Tanto tornerà.

Tanto tornerà. Tornerà quella sensazione di merda, di non contare nulla per lui. Tornerà e piangerò ancora e “mi tirerà scema” come dice M. So tutto e non riesco a cambiare. Non è momento. Non lo so quando se ci sia un momento GIUSTO per lasciarsi, per prendersi ed amarsi o innamorarsi. Prendi solo quello che c’è e fidati che non è poco: vi volete bene, di un bene profondo e sincero. Parlate, vi confrontate, non discutete animatamente, ma cercate di essere costruttivi. Da un anno e mezzo cerchiamo di mandarci a fare in culo e non ci riusciamo. Vorrà dire qualcosa, dice sempre lui. Vorrà dire che non è meglio vederci. Facciamo che adesso ci teniamo. Proviamo? Quando lo diceva sdraiato sul letto, abbracciati, mi sentivo morire anche più di quando mi dice che non è innamorato di me che forse non mi ama abbastanza o non è coinvolto come lui pensa che dovrebbe essere. Stare insieme, veramente? Come si fa? Cosa devo fare? Sbaglierò … di sicuro sbaglierò? Non possiamo fare che ci vediamo

Il nocciolo di ogni strategia? Scegliere cosa non fare

Lunedì scorso mi hai chiamato dopo slittata e ospedale. Eri stanco e non ci saremmo visti. Poi però c’era il libro dell’anziana e allora andava bene anche uscire, andare in centro. Solo un’ora. Poi due. E la sveglia alle 5.00 non era importante. Venerdì sera non ricordo la scusa ne i cambi di programmi che mi hai rifilato. Eravamo partiti per un possibile sciata ma poi niente, e niente neanche dopo cena. Sabato mattina eri già organizzato per fare il damo di compagnia all’anziana (perché mi è parso di capire che non sia stata una vera sciata se le uniche foto orrende che riesce a postare sono del rifugio e lei con la faccia da cagna in calore bastonata). Domenica ... ah la mattina lavori, poi Gardena poi Germania. pomeriggio sbagli programmazione quindi ok Gardena ma no germania e già un po’ anticipi che sei stanco e farai tardi, non prometti niente ma poi ci sentiamo. Infatti richiami: ti fermi in Gardena a bere una birra con so chi. Taglia anche un po’ velocemente la telefonata.

Solo ieri notte

Solo ieri notte ti avrei gridato "Ti amo". Solo ieri notte ti avrei svegliato per dirtelo, se fossi stato nel mio letto. Ma non c'eri per fortuna. Solo stamattina pensavo che avremmo avuto ancora una parentesi di Luna di Miele, un ultimo guizzo di vitalità insieme prima di tuffarci nella prima vera e intera settimana del 2020. Poi invece è tornata la realtà e le illusioni si sono sgonfiate come fanno ogni volta che prendono un duro colpo. E' tornata la realtà fatta di un uomo che non vuole vedermi, che ha buone intenzioni ma poi ... è tornato tutto come sempre. Mi accordo di nuovo che la mia testa si è distaccata dalla realtà, ha ripreso i suoi viaggi fantastici senza cogliere lo "scollamento" tra reale e immaginato. Ti sei disconnessa e chiusa nel tuo piccolo e perfetto mondo immaginario dove dici "ti amo" e ti senti rispondere le stesse belle parole seguite da un bacio. Mondo immaginario VS mondo reale. Sei tornata nel reale dopo la luna di mie

Ti amo

Ti Amo. Ci ho pensato leggendo un libro terribile, di bruttezze umane e sentimenti orrendi. Ci ho pensato mentre leggevo e mentre mi domandavo se domani ti avrei visto. Se era giusto tenermi libera per te domani sera mentre la figlia mi reclama e la tua collega mi vuole. La figlia aveva occhi tristi stasera. La collega ha lasciato di nuovo il poliziotto. E io penso che ti amo e che ho voglia di dirtelo. Che sarebbe bello dirtelo mentre ti prendo il viso con le mani e ti do un bacio. Forse potrei scrivetelo via whatsapp, adesso, in piena notte mentre dormi. Lo leggeresti solo domani mattina e avrei ancora il tempo di cancellarlo. Ti amo e sarebbe tanto bello sapere che anche tu ami me, che anche tu hai voglia di prendermi il viso e baciarmi. Sarebbe bello se domani sera potessi avere qua figlia e collega ... e te. Te che passi solo per baciarmi e dirmi che mi ami. Basterebbe questo per sentirmi forte e serena, per poter prendermi cura di queste donne grandi e piccole, che mi cercano

Come stai?

Bene ma non ancora benissimo. Affaticata. Dai discorsi, dai pensieri, dalle emozioni. Viviseziono ogni cosa senza motivo, come potesse contenere qualche incredibile verità alla quale non ero ancora giunta. Ho dormito bene, per due notti di fila. Ieri sera poi … dalle 20.30 alle 6.00 di questa mattina, praticamente un coma! Sento già il weekend vicino, sono felice di vedere la counseling, spero che salgano gli amici per sciare, ho voglia di fare shopping e comprare qualche jeans e camicia carina, la casa è super mega pulita e in ordine, procedo abbastanza con i miei obiettivi trimestrali. E sono quasi pronta ad abbandonare la rivista per cui scrivo. Capisco per loro di essere la “voce fuori dal coro” e di essere preziosa in qualche modo, per questa mia caratteristica, ma non voglio essere la voce fuori dal coro, non voglio proprio essere voce, voglio silenzio! Ecco lo so, l’ennesima mattana del momento, l’ennesima ondata emotiva che mi investe. Sto meglio, un po’ meglio. Pensieri men

Confusione sovrana

Davvero sei disposta ad accettare un uomo che prima ti dice che è stanco vediamoci un’altra volta, poi invece esce, in città a bere qualcosa un’oretta, che poi diventano due ore e non c’è problema a svegliarsi alle 5.00 di mattina. Infine ti dice che se lei lo avesse violentato o baciato lui ci sarebbe stato. Ti servono altre umiliazioni o basta così? Escono in 4, con il suo amato amico maschilista che ha trovato la donna della sua vita che risponde alle sue battute di merda … “una volta nella vita in cui ci troviamo bene con altre persone e possiamo uscire in compagnia” e tra quelle persone non ci sono io. Sto sempre a guardare gli altri e non mi interrogo su di me, su cosa voglio io. Voglio un uomo che mi dice che se la tal collega gli salta addosso lui non si schiferebbe? Sono le stesse battute che fa il Bigo, eppure sta con sua moglie da 30 anni e lei non ci fa praticamente più caso. Voglio troppo? Un uomo il cui unico centro dell’universo sia io non è troppo? Esiste? E io cosa

Cosa ci passa per la testa

Non lo so cosa ci passa per la testa. Se siamo due stupidi che giocano a qualcosa di sadico o non so ... A cosa serve tenermi questo uomo? Mi serve? Lo voglio davvero? La mia sensazione di pancia all'idea di vederci 4-5 volte fuori, a fare cose, magari in compagnia e non chiusi in casa a fare l’amore, è stata semplice e onesta: cosa cazzo facciamo se non siamo in un letto? La paura di scoprire che la coppia annoia, che la routine uccide, appiattisce. Perché non riesco a essere onesta e a chiudere questo capitolo? Una notte di sonno. Una sola ... per grazia ricevuta. Svegliarmi domani mattina riposata, energica e senza pensieri. Pagherei per poter avere la testa vuota.

Sega Mentale DAY

Cosa vorrei per continuare a vedere Emmelle. Visto che ho deciso che oggi è il Sega Mentale DAY, ovvero il giorno delle seghe mentali e che da domani darò inizio al mio splendido e lucente 2020, diamoci dentro! Tra l’altro questa cosa mi prende così bene che non escludo di fissare una volta al mese un Sega Mentale DAY per spurgare i pensieri merdosi, prenderne atto, osservarli e poi liberarmene lasciandoli andare. Premesso che questa sera non è mia intenzione attaccare a fare pipponi con Emmelle, ma di scoparmelo più possibile considerando l’ipotesi che sia l’ultima volta. Quindi estrema leggerezza e amplessi ripetuti. Giuro stanotte lo sveglio e abuso di lui. Se non può essere amore, che almeno sia sesso ben fatto e con lui è sempre stato così. Quella bocca e quelle mani … per dire se non sono psicopatica io che stamattina piangevo e adesso ho gli ormoni sotto sopra!?! Ma … nel caso che stasera si arrivasse a parlare di qualcosa di serio, qualcosa che riguardi noi, cosa vorrei da

Che sega che sono.

Oggi sono una sega e oggi mi prendo questo giorno per esserlo, per essere ancora e solo la me debole, la me romantica, la me che si nutre del malessere, dei grigiori, del malumori. Ancora per oggi sarò lacrime, pensieri distorti, struggimenti patetici e complotti immaginari. Mi prendo questa giornata per sguazzare dentro a quella melma di pensieri che mi affossa da anni, ma che ora ho identificato e che voglio iniziare a governare. Ho gli strumenti, devo solo farlo, senza aver paura del cambiamento, senza aver paura di “vincere”. Perché è così … bisogna anche voler vincere, senza paura, senza che altri rimasti indietro siano invidiosi o si perdano lungo la mia strada. Mi prendo questa giornata che segue altre settimane di struggimenti più o meno acuti, di riflessioni più o meno illuminate ha un ritmo di 5-6 post GIORNALIERI! Con oggi chiudo, con domani mi metto a lavorare sul mio obiettivo primario e sul mio mini-anno epico. Con domani userò tutti gli strumenti a mia disposizione p

Ripetere ad libitum

Sfinita è la parola giusta. Dei tira e molla, delle incomprensioni, delle umiliazioni. Sono sfinita ma mi sono cercata da sola tutta questa fatica e ancora non la abbandono. Ieri sera mi è partita una chiamata da vera cretina. Non si collegava da tanto … pensavo dormisse .. pensavo che non avesse fatto in tempo neanche a suonare e che non mi avrebbe risposto. Invece ha scritto subito. Primo dolore. E io poi l’ho anche chiamato per procurarmi il secondo dolore. Che poi non avevo niente da dirgli tra l’altro. Stavo lì zitta e lui chiedeva: “stai male?” No, non sto male (gli ho risposto). Sto malissimo ma non per lui … sto malissimo per me, per quello che non riesco a fare, per la abitudini che non cambio, per i cambiamenti che non faccio, per gli errori che ripeto. Sto male per me, sono delusa di me. Lui cosa vuoi mai, è fuori da così tanto tempo. Siamo così lontani e io stesso non sono veramente io quando sono con lui. Sono una versione misurata e servizievole, non sono la me entusi

Chiamata per sbaglio

Chissà se vale come codice del silenzio. Ho fatto la cazzata. L’ho fatta mentre pensavo “pensa se mi sbaglio e parte le chiamata” e poi è partita. Non credo sia grave, non credo si farà vivo e comunque non è mia intenzione fare niente. Niente a parte le figura della cretina. 2 secondi dopo mi ha già scritto. Ho il cuore a duemila. Lo odio quando è così presente. ogni volta che chiudo è come se fosse pronto e in perenne attesa di un mio segnale, pronto a coglierlo e a riagganciarmi. Codice del silenzio da rifare. Lo chiamo senza nessun motivo. Niente di niente da dirgli ma almeno è lui a parlare. Gli piace l’altra. Lo ammette. Adesso ti è abbastanza chiaro che sei la numero 2? Sei la riserva. Se lei un giorno dovesse avvicinarsi a lui, lui scaricherebbe me. Ma mi ha già scaricato. E domani sera cosa lo vedi a fare? Per quale motivo? Adesso è davvero tutto chiaro, ancora più chiaro di quanto lo fosse prima, se solo ne volessi prendere atto una volta per tutte! L’amicizia. So

Quella merda di approvazione

E’ sempre quella ricerca di merda di approvazione. Questi giorni Emmelle non era neanche così sicuro che ci sarebbe stato. La sola presenza aleatoria di lui nella mia vita, mi era sufficiente per tranquillizzarmi che sì ... in fondo qualcun lo avevo anche io. Un punto di riferimento minimo, aleatorio e inaffidabile ma c’era. Anche io avevo qualcuno “vicino”. Questi giorni è sicuro che Emmelle non ci sarà. E’ fatto super certo e consolidato. Sulla carta non cambia molto rispetto a prima, ma dentro è come se tutto crollasse. Cosa vedo in un uomo assente che mi dà una sensazione di pienezza? È ancora per quel cazzo di motivo infantile per cui mi padre era via, lontano, ma io sapevo che c’era e quindi facevo la brava bambina?? Mi dico: superala!! Mi dico: era mille anni fa, sono adulta, non voglio vivere tutta la vita un rapporto con gli uomini come quello che NON c’è stato con mio padre!! Prendo atto di questa cosa: Emmelle non c’era, fino all'ultimo non vi erano mai certezze, epp

Lavoro nuovo.

Forse mi farà davvero bene cambiare lavoro. Svegliarsi pensando che avrò qualcosa di nuovo da imparare e magari avere giornate più piene e gratificanti. Qua ho troppo tempo libero … forse per questo penso sempre e scrivo sempre i miei pensieri di merda. Se un giorno non avessi ore e giorni interi a guardare il monitor e a rimuginare su cose futili, forse smetterei. Forse questo momento da criceto nella ruota della frustrazione sarebbe arginato alla sera. Forse potrei essere più serena vivendo il presente. Questo spero e mi auguro nel nuovo lavoro: gratificazione, entusiasmo, soddisfazione e meno tempo per le seghe mentali, imprigionata tra il passato e il futuro. Un nuovo ufficio dove instaurare abitudini nuove e sane. Queste mura hanno visto un susseguirsi di uomini sbagliati e di relazioni deviate. Uno dopo l’altro dal 2008 con Bradi, poi 2009-2010 con V. e un lungo strascico di paranoie fino al 2012-2017 con Romeo. Fine 2017-2018 Milano e poi 2018-2019 Emmelle. Una bella scia di

Tutto così terribilmente uguale alle altre storie

Mi sembra tutto così terribilmente uguale alle altre storie, specialmente a Romeo. Io che continuo a immaginare un futuro insieme mentre l'altro si è già rifatto una vita. Due binari che hanno preso strade diverse senza che io mi svegliassi dai miei sogni immaginari per vedere la realtà: una storia finita! Oggi come allora resto stupita dal fatto che le cose siano così cambiate senza che me ne accorgessi. Oggi come allora non volevo vedere. Un uomo che ti dice "Non sono innamorato, non sento le farfalle, il mio sentimento non cresce". Cosa cazzo continuo a sognare e a sperare? Accetto con amore e compassione questi pensieri. Mi perdono per questo modo di amare ostinato. Cambierò: abitudini, pensieri, azioni. "Fermati e torna con la tua mente dove ti trovi ora. Esamina bene come questo passato “roseo” ti ha ridotto, in quali condizioni sei. Osservati nel presente e prendi coscienza dei frutti che questo passato ha prodotto."

Altre possibili risposte

Non so quante altre risposte mi affolleranno la mente in questi giorni. Per evitare di cadere in tentazione presa da qualche momento di sconforto o malinconoia, le metto qui ... per riderci sopra tra qualche mese o anno. Che poi, se volessi davvero fargli un augurio per il 2020, questo sarebbe davvero quello che vorrei per lui "Lascia andare, cambia le tue abitudini, sorprenditi, nutri la tua mente ed il tuo corpo di meraviglia e beltà, abbi fiducia nella vita e divertiti" Facciamo che lo auguro a me, invece che a lui. A lui dedico il mio silenzio tanto non comprende le parole.

Punti fermi da cui ripartire e rielaborare

Il centro sono io, io penso a me, non penso a lui o ad altre. Ammetto i miei errori : sono incalzante, voglio attenzioni, sono attenta alle parole e ai gesti in maniera eccessivamente emotiva. Sono una cazzo di persona emotiva e umorale. Cerco una relazione e non una frequentazione leggera, cosa che lui non cerca e me lo ha detto più volte. Ho ignorato i suoi bisogni pensando solo a me. Ho provato a fare passi avanti, a cambiare cercando di alleggerire ma alla fine usciva sempre la mia natura monogama e smaniosa di relazione. I miei tentativi di cambiamento ma non sono stati sufficienti e mi allontanavano dal mio vero desiderio: essere amata. Riconosco il suo bisogno di leggerezza in questa fase di cambiamento e lo rispetto. Io non voglio più pensarci. L'impegno ce l'ho messo. Non è ancora sufficiente ? Lo vuole in modo differente ? Io so amare e dare attenzioni in una certa maniera: attenta, presente, onesta, coerente, paziente, disponibile. Non è quello che serve o i

Sinceramente Buon Anno

"Comunque sia ti auguro sinceramente un buon anno" Risposte possibili Risposta 1 Nessuna risposta Risposta 2 “Spero che la tua nuova amicizia ti riservi la stessa sincerità che tu hai avuto con me” Risposta 3 La sincerità più che per gli auguri di buon anno l’avrei gradita nel tuo comportamento. Nella classifica degli uomini che mi davano speranza ma che alla fine sono stati la solita delusione, sei a podio. Hai spodestato tutti. Comunque sia ... se una mela non cade lontano dall'albero e se l’altra sera hai detto che tuo padre è un puttaniere, allora ti auguro un 2020 di libertà e divertimento. And the winner is ... nessuna risposta!! Ho cancellato il messaggio per non avere tentazioni. Il numero in rubrica lo avevo già cancellato ieri sera. Mi sento leggera e da domani sotto con l’obiettivo primario. Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto devi fare qualcosa che non ha mai fatto. Ammetto comunque di essere una cagacazzo, si pesare ogni parola. Potrei coglie