Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2019

La vita mi pare grigia, Lloyd

Vuoi fare la malinconica? Va bene. Vuoi fare la poetessa piena di perle di saggezza? Va bene. Vuoi andartene con quell'alone di misterioso fascino intellettual-radical-chic? Va tutto bene, basta che te ne vai. Basta che ti allontani e non ti fai venire in mente, questa sera, rientrando dai monti. Soffoca qualsiasi proposta tipo “Posso salire per un bicchiere d’acqua” come chiedeva sempre lui. Cancella, dimentica, erase. Tu sei creativa, sei fantasiosa, hai mille idee, mille soluzioni. Tu puoi fare qualsiasi cosa … lo sai … ed è una bella cosa, è una bella idea romantica quella dei “cu cu” con sorpresa al seguito. Bellissima! Ma … usala per un cazzo di uomo che ti caghi! Non usarla per Emmelle, no, no e ancora no. Se ti fa soffrire mangia, ma non fare proposte o inviti. Davvero, onestamente, meglio obesa con ancora un filo di dignità, che magra ma dipendente da stupide relazioni inconcludenti. MANGIA, ingozzati, soffoca di cibo qualsiasi desiderio o idea. E giustamente, all

Stavo per dire a mia moglie che ho un’amica

Pare proprio siano finite le parole. Neanche lui ha più niente da dire. Pensavo di essere l’unica, invece sono in ottima compagnia. Ha imparato, si è adeguato, così possiamo mettere la parola FINE entro l’anno. Il nostro primo anno: di baci, di coccole, di sci, di montagna, di stufe accese. Non che abbiamo fatto “tanto” insieme, ma devo dire abbiamo fatto le cose che mi piacciono, che avevo sempre desiderato. E’ una vita semplice che cerco e sembrava una vita che potesse funzionare. “Stavo per dire a mia moglie che ho un’amica” Perché? Perché dirglielo ora che l’amica l’hai persa, che non la vuoi, che non la cerchi più? Perché? Meccanismi strani e forse ancora incomprensibili, si agitano nella tua mente. Non li comprendo, ma se hai avuto questo impulso, confido che in te si animi qualcosa. Confido è sinonimo di sperare? No, confidare è avere piena fiducia … allora sì, ho piena fiducia che il tuo sentire agiti e muova qualcosa. Meno male questa voglia di piangere si chiama SPM. Quest

Le parole di Gabriele Policardo

«Per me sei solo un amico… mi piaci, ma non voglio una relazione… hai frainteso!.. sono interessato, ma ho paura… vorrei continuare così per il momento e non fare altri passi più concreti… non mi sento di prendere impegni… non so se funzionerebbe, meglio non rovinare questa bella amicizia!» sono solo alcune delle frasi che leggo, come una valanga, ogni mattina nelle mail che ricevo e poi a tutte le ore, man mano che proseguono — in questo momento storico di alta dissociazione sentimentale — tutte queste migliaia di storie in cui, per lo più, si giunge a niente, salvo un immenso, snervante, avvilente spreco di energia e di bellezza. Chi desidera, perde. Chi scappa e distrugge tutto, vince. Cosa produce una civiltà dominata dal sesso, dalla trasgressione, dall'immagine onnipresente del corpo svelato, dalla sbandierata libertà dei costumi? Produce una serie di nuove e vecchie generazioni terrorizzate dall'intimità. L’intimità fa paura. Tutto ciò che coinvolge emotivamente è da

Sogni malati di morti e di vulcani

Sogno sempre morti. e' iniziato la settimana scorsa: non ricordavo la data della morte dei miei nonni e così andavo su internet, scrollavo una infinita pagina di morti. Data di nascita, data del decesso e foto. C'erano i nonni, gli zii ma anche amici ancora in vita. Scrollavo questi infiniti necrologi. Stanotte morivo io. Ero su un bus e vedevo da lontano un vulcano eruttare (chiaro segno di rabbia e repressione dei miei sentimenti attuali verso il mondo intero) vedevamo la lava, una nube di cenere avvicinarsi sempre più, il cielo che si fa buio e grigio, di un inquietante grigio scuro. Sentivo sempre più caldo, la gente sul bus si affannava a scendere e scappare, ma io sapevo che non avevamo più scampo. Pensavo a mia figlia, a scuola, non avrei potuto proteggerla, sarebbe morta anche lei. E intanto l'onda di lava, cenere e caldo avanzava, poi mi colpiva in pieno, io mi rilassavo e morivo ... anzi no, mi svegliavo. Ho impiegato parecchio a riaddormentarmi, le sensazioni

Interi giorni senza sentirci

Era tanto che non stavamo interi giorni senza sentirci. Sto meglio. Mi sento più leggera. Più libera. Meno “in attesa”. Poi certo c’è tanto vuoto, lo vedo, a tratti lo percepisco drammaticamente ... ma poi passa. Diventa familiare, terapeutico. È un vuoto che serve, predispone al cambiamento. Va bene il vuoto, va bene il silenzio, andrebbe anche meglio se ci fosse meno telefono magari ci lavoro per agosto ... So di non essere stata molto simpatica questo giorni. So di essere stata altezzosa anche arrogante probabilmente. Vedo il mondo e non lo capisco. Inorridisco. Dovrei rassegnarmi al fatto che il mondo non girerà come dico io e non è detto che come vivo e dico io sia meglio di come vivono altri. Dovrei rassegnarmi una buona volta. Quindi anche EmmeElle... anche lui forse ha fatto bene ad andarsene, a prendere le distanze. Ha scelto di fare la sua vita ed è giusto così.

Oggi mi godo la mia tenerezza

Scelgo di essere felice, perché oggi è un giorno perfetto per esserlo. Oggi è venerdì e ho superato un giovedì sa sola. E’ il primo, ma è un passo e pezzo di catena che si allenta. Avercela fatta una volta spero mi dia la forza per rifarlo ancora. Sono più serena, non aspetto niente, non serve niente, di tutto quello che c’è non manca niente. Ci sarà la corsa, la montagna, la famiglia e poi le ferie, e ancora montagna, amici, Mi spiace mio caro intelletto Vattene a letto E dormici su Che forse il tuo mondo perfetto Non è perfetto Come dici tu Scusa mio caro cervello Sei come un fratello Adesso anche tu Levami questo fardello Che voglio provare a volare lassù Milioni di libri non servono a niente Se servono solo a nutrire una mente, che mente Scusa mia cara ragione Passerò per coglione Ma è meglio così Forse in virtù del tuo nome Vuoi avere ragione Ma stammi a sentir Assiomi e teoremi non valgono a niente Se l'occhio non vede che il cuore non sente più nien

Ad avere forza

Ci spero sempre. Nel messaggio, nell'invito, nella proposta inattesa, nel pensiero improvvisato. Ci spero alle 19.00, alle 20.00 e ancora alle 21.30 che è oltre qualsiasi orario per Topolinia. Non riesco neanche più a cenare, figurati avere un pensiero gentile. Eppure ci spero. Sempre. Ogni giovedì. Ogni maledetto giovedì sera. Rompere queste abitudini mi costa così fatica che poi non mi restano forze per riordinare i disordini alimentari. Mi piacere chiamare questa cosa con il suo nome. Non so ancora il perché ma mi piace. Ad avere forza e ad essere coraggiose ci sarebbe da spegnere il telefono e le speranze. Rimandare sogni romantici e di principi azzurri a domani, perché oggi non ne abbiamo visti. Ad avere forza. Ad essere codardi aggrappati al passato finisci con il telefono sempre in mano a controllare se arriva qualcosa. Non arriva niente. Tranquilla. Il telefono funziona, tranquilla. La suoneria ha un volume che lo sente tutto il palazzo, tranquilla. Non serve controlla

denigrare attività altrui

Forse ho messo a fuoco il problema, questo denigrare attività altrui. Il problema penso stia nel fatto che non ho voglia di fare queste cose, di fare gare, manifestazioni, di spostarmi in luoghi incasinati, con 1500 persone, su percorsi stra famosi, spendendo 40-50€, nel pieno della stagione turistica. Non ho voglia di fare quello che mediamente fanno tutti. A Me non va! Vorrei starmene con pochi amici, VERI, tranquilli, per il piacere di stare insieme più che di fare qualcosa per forza. Vorrei starmene con un pseudo fidanzato, tranquillo, io e lui su monti sperduti a ucciderci di camminate, sesso e pane buono da comprare al panificio, fresco, ogni mattina che apriamo gli occhi insieme. Forse è questo: non ho voglia di compagnia superficiali, di spostamenti di massa, quelli andavano bene a vent'anni, magari a trenta, ma adesso non mi va. Non mi va di rischiare il poco tempo libero in compagnia di persone di cui non ne me ne fotte uno stracazzo. Penso anche a OP … metti facciamo

Anni di vita spesi a cambiare

Continua pure così. Mai una volta che fai quello che pensi per più di 1 giorno, ma che dico … per qualche ora!!! Neanche il tempo di pensare “DA adesso … dieta/non lo chiamo/cambio questo/smetto quello (ad libitum)” che già infrango il monito che mi ero autoimposta. Stamattina gli ho scritto subito e con toni appiccicosi. Poi la lunga telefonata, normale, come ne abbiamo tante “in viaggio”. Poi quel saluto appiccicoso, troppo appiccicoso per uno che continua a dirti che non vuole una relazione e che farebbe anche a meno di frequentarsi .. ma che cazzo ti dice il cervello?? Sei scema? Totalmente scema?? Tra i buoni propositi del weekend c’era di migliorare il mio dialogo interiore, detentore del 40% della possibilità di sentirmi felice. Direi un aspetto su cui lavorare alacremente e invece niente. Invece stai ancora a farti film immaginari dove sei bella, desiderata, perfetta, circondata da uomini che ti amano solo nei tuoi film, i loro figli pazzi di te, che ripudiano le loro madri,

Non puoi restarci male

Non puoi restarci male. Lo sapevi ma lo hai cercato ugualmente. Gli hai chiesto tempo, coccole, momenti insieme. Hai avuto tutto, dopo l’iniziale gelo siderale che ci contraddistingue... ma hai avuto tutto e sei stata bene. Bene ma non benissimo. Le sue parole mi feriscono sempre e non se ne rende conto. Io sarò sicuramente troppo delicata e difficile ma come puoi dire a una donna “in questi giorni sono stato dignitosamente bene”?!?? Porca troia basta dire che sei stato bene. Dignitosamente bene cosa vuol dire?!? “Mi sei anche mancata un pochino”. Porca vacca puttana dopo un mese che non ci vediamo dimmi “mi sei mancata” senza specificare la quantità o meglio ancora dimmi “sono felice di vederti”!! Ecchecazzo sei stato venditore, conosci io marketing , prova troia venditi!!! Comunque torno in modalità “delete”. Devo dimenticarlo, tornare a pensare che sono sola ... no questo pensiero non aiuta il mio dialogo interiore (che devo assolutamente migliorare) mi diro che ho bisogno di un’

Una bella telefonata

Sono in pace. Sono di nuovo (finalmente) nel qui e ora, dove non mi importa di cosa sarà domani o cosa è stato ieri, ma vivo adesso. Adesso c’è stata una bella telefonata con Emmelle. Gli ho detto chiaramente “Voglio prendermi del tempo per stare con te, perché mi manchi” e la sua risposta è stata “anche tu” che per un monosillabo anaffettivo come lui è tanta roba. Ora custodisco in me, nel mio cuore, nella mia mente, nella mia anima questo momento di serenità, in cui ho detto quello che volevo, quello che provavo, liberandomi così di quello che avevo da dire. Grazie.

Ho bisogno di immaginare

Sbaglio, ma ho bisogno di immaginare. Per uscire dal vecchio, ho bisogno di immaginare un “nuovo” pur sapendo che sono le aspettative che fottono e ti lasciano con il cuore a pezzi e il viso rigato. Però ne ho bisogno. E’ difficile dimenticare l’inverno “allungato” con gli allenamenti, le gare di sci, lo stagionale. E’ difficile dimenticare gli sci da preparare, le lamine, la cera da grattare. Mi piaceva TUTTO e mi mancherà. Mi mancherà la casa in montagna, i pranzi rubati, le corse del giovedì, di rientro dalla Germania. Mi mancherà e per questo cerco di traghettarmi in un futuro diverso. Provo a ridisegnare un futuro più semplice, fatto di weekend tutti uguali a camminare insieme o a sciare da sola. Immagino un uomo presente, che la sera è a casa, che può raggiungermi o magari cucina per me. Immagino un uomo che legge, che ascolta musica, uno buono … che mi baci bene e si prenda cura di me, così come io lo farò per lui. Uno che abbia voglia di stare bene, divertirsi, uno con i figl

Cara G.P. ti scrivo qui

Ti scrivo qui, la risposta che meriti, giovane puttanella avvinghiata a quel fallito Mestruato. Non lo so perché ce l’ho tanto con te, sarà sicuramente l’invidia per il tuo corpo piccolo e secco, per la beata innocenza con cui spari cagate senza pensare. Io non lo so perché mi stai tanto sui coglioni, però sono cerco di rimanere una brava persona e resto fedele al “vivi e lascia vivere”, quindi in fondo non sono cazzi miei, però lo stesso, ti risponderò qui. Lo prendo come un esercizio di scrittura … un po’ volgare e duro, ma niente di personale, è solo per esercitarsi! Potendo ti risponderei grazie per il tuo gentile pensiero, per la voglia di condividere con noi queste iniziative, come mai hai pensato a noi? Come mai non pensi a noi ogni cazzo di volta che ti incontro a correre in ciclabile? O quando ti sei iscritta al lago di Resia? In quei casi pareva troppo brutto spendere una trentina di caratteri di testo whatsapp per dire “mi sono iscritta, ci sono altri interessati?” Cara la

Non credo all'oroscopo

Non credo all'oroscopo, neanche a quello bello, neanche a quello stratosferico che ho letto ieri dove diceva che un travolgente amore mi avrebbe asfaltato e mi chiedeva se ero "pronta" ad accogliere un amore che era un po dolce, un po amore, un po divertente e un po spirituale, insomma né carne, né pesce! Chiedere a me se sono pronta ... io sono sempre pronta ad innamorarmi, specie alle cause perse. Mentre mi gongolo per la strada, ammiccando ad ogni uomo potenziale amore carne-pesce, arrivo a casa senza aver conosciuto nessuno e per depressione mi iscrivo a una gara. Mentre mi iscrivo alla gara sfruttando un pettorale omaggio, decido di scrivere a tappeto a tutti quelli che conosco fuori provincia, sia per circondarmi di gente allegra e non di piagnosi sudtirolesi, sia perchè è gratis e quando è gratis la gente si sposta mooolto più facilmente. Procedo con gli inviti e uno dopo l'altro "non posso", "sono in ferie", "sono infartuato"

pezzi di cuore infranto

Ho sonno, sono solo le 9:00 di mattina e sono già annoiata. Potrebbe non essere una giornata facile ma so che devo tenere duro, anzi che devo starci dentro. Ieri sembrava un giorno più felice, oggi invece è dura e lo capisco dai primi pensieri di merda che si affacciano alla mente dopo una notte di incubi e sogni strani a base di Barbie. Sono ancora amareggiata dalla baby rumena di G., come se si fosse rotto l’ennesimo pezzo di cuore e ormai non ne rimane molto. Ogni volta che un amico mi delude, che una coppia si separa, che una famiglia si sgretola, che un amore cazzata si consuma, io perdo un pezzo di cuore. Si spezza, si incenerisce e si sbriciola. A forza di staccarne pezzi non ho quasi più cuore e la mia speranza è di finirlo tutto, così forse smetterò di soffrire ogni volta per i miei ed altrui fallimenti. Ieri sembrava facile stare senza di lui, non sentirlo, immaginare un futuro “libero”. Oggi ho acceso il telefono sperando nel suo messaggio che è arrivato, ma a cui ho dato

Mi sento meglio

Mi sembra di stare un po meglio. Mi sembra di sentire meno il fallimento e la solitudine. In fondo bastava scegliere e lo sapevi. Hai imparato che il difficile è scegliere, poi le cose prendono la loro direzione, le energie si concentrano su quello che verrà e non di disperdono in menate e recriminazioni sul passato. Ho scelto basta, ho scelto che non mi vuole veramente, che non gli piaccio abbastanza e in fondo era stata la prima sensazione, quella che ho avuto da sempre. Ho scelto che è di nuovo tempo di tagliare rami secchi, di nuovo e per l’ennesima volta è tempo di mettere fuori dalla mia vita quello che non serve, che ruba energia, che non da frutto. Ho seminato, annaffiato, curato, ma niente … terra arida, non crescerò niente. E’ stato bello provarci ma adesso avanti. Mi sembra proprio di stare meglio, di essere più lucida e sono anche in pre mestruo. Sarà che la figlia è lontana, i tempi sono rilassati, non sento obblighi o doveri verso nessuno. E poi ho voglia di stare ben

Apertura di gambe a portafoglio

Il tradimento di G. arriva inaspettato. Ho pianto. Se non fossi stata in ufficio mi sarei lasciata andare più liberamente, qui ho singhiozzato sommessamente e ricacciato indietro le lacrime. Non c’è nessuna speranza, NESSUNA. Se anche G., amante premuroso, uomo di cultura, persona intelligente, corteggiatore attento, se anche lui ha ceduto ai fianchi ondeggianti di una trentenne straniera che apre le gambe ad ogni apertura di portafoglio … no, non c’è speranza. Credevo tanto in lui, speravo così tanto in un lieto fine con H., il loro grande amore, quello con la A maiuscola, quelli che fanno dei giri immensi ma poi ritornano. Vederne uno, anche senza esserne la protagonista, mi avrebbe reso veramente molto felice. Mi Avrebbe dato speranza, quella speranza che inizio davvero a perdere, circondata da pessimi esempi e relazioni tossiche. Invece no, non ci sarà nessuna A maiuscola, c’è una giovane donna, che apre la gambe a comando, che già ricatta, minaccia, stronzeggia a destra e manca