Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2013

Troppo Oshio nuoce alla salute (ma non sto male)

Non sto male, ma non azzardo a dire che sto bene. Ieri sera ho avuto una piacevole cena, ho preparato ottime tigelle, abbiamo bevuto il giusto e riso a sufficienza. Mi sono sentita quasi a casa o quasi tra amici, come nel weekend. Anche nel weekend ho riso e sono stata bene. Non solo grazie a Romeo e a quella sua città eterna tanto bella e tanto puttana come dicono i suoi stessi abitanti. Ma grazie anche agli amici soliti, a qualche nuova compagnia di chat (che dopo l'incontro si è vagamente dileguata ma diamo la colpa alle vite frenetiche ... degli altri, non la mia). Insomma non ho praticamente un cazzo da dire, però non mi va di lasciare il blog vuoto per troppi giorni. Però è la verità: quando sono serena, tranquilla, quando non sono sul baratro della depressione, sull'ottovolante dell'isterismo o catapultata tra le stelle, ecco che non ho nulla da dire. Quando sono agli estremi della gioia o della tristezza ho il bisogno di vomitare parole e pensieri, avverto l'u

Torna l’emozione.

Torna l’emozione. Tornano le farfalle nello stomaco. Torna la voglia di ridere. Non è stato così l’ultima volta che ci siamo visti. Ero molto seria, molto contenuta nell’emozione, quasi schiva. Non ho avuto un solo battito di cuore l’ultima volta che ho incontrato Romeo … intendo prima di vederlo. Invece stavolta ho proprio TANTA voglia di incontrarlo, abbracciarlo e baciarlo. Ho voglia di stringermi a lui. Sarà che stavolta sono io a spostarmi, mentre ultimamente lo attendevo a casa . Sarà che ci attacco qualche giorno di vacanza, che mi aspetto giorni di tranquillità e risate. Sarà che poi mi aspettano 3 weekend consecutivi lunghi programmati senza accorgermene. Oh cazzo sarà che dopo mesi di musi e smonate oggi sono FELICE. Che cazzo diciamolo: oggi sono felice e non devo per forza trovare una ragione o una spiegazione per questo. Semplicemente è successo, sta succedendo. Oggi l’aria è frizzante, oggi rido, oggi penso che l’amore e la vita siano meravigliose. E venerdì lo sarà anc

Un sassolino ... nella bici

Avevo un sassolino nella scarpa da togliermi con la bici! L'avevo meditato per l'estate, lo avevo covato tutta l'estate ma solo domenica ho sentito che era il giorno giusto. Troppo sola per andare lontano, troppo nuvolo per aver voglia di cercare neve, insomma scuse su tutti i fronti, finché quell'idea nuova e "sfidante", come piace dire ai miei manager, mi è tornata in mente e ... sì, era proprio quello che cercavo! Una cosa nuova, quel pizzico di avventura e di ignoto, che più che ignoto era idioto! La sfida è arrivare in ufficio in bicicletta. I colleghi che l'avevano fatto mi avevano parlato di una salita impossibile, dura, una roba inaffrontabile di mattina, troppo impegnativo venire in ufficio in bici. A me l'idea piaceva per tanti motivi. I soliti finti credo ecologici e la possibilità di risparmiare due soldi. Ma io vado già a GPL, non è che spendo chissà quanto. Diciamo che il motivo vero è DIMAGRIRE! Ovvero la possibilità di fare attività s

73° Finto allenamento

Dati Generali - condizioni generali prima dell'allenamento: obbligata - condizioni generali dopo l'allenamento: tranquilla Dati Specifici - tipologia di allenamento: Camminata - durata: 1 ora - distanza: quasi 5km ... a occhio - sensazioni finali: nessuna fatica Mi obbligo a uscire e a camminare. Almeno 1 ora di attività sportiva all'aperto al giorno. Questo è quello che ho letto per stare bene e in salute. E camminare non è niente di faticoso, è piacevole e rigenerante. Almeno a questo non posso sottrarmi! Quindi esco dall'ufficio, svolgo le mie commissioni, sistemo vagamente casa, mangio quando la fame bussa al mio stomaco e poi ... esco. Mi obbligo a uscire e mi vesto parecchio però il vento è freddino, a tratti gelido. Mi vesto e cammino, mi immergo nel buio delle strade di campagna, buio che non è mai totale o profondo. Lo stadio poco lontana illumina a giorno i campi e non mi sento sola. Passeggio senza fatica, lascio che la mente racconti il suo chiacc

Appiccicosa e invadente

Seduta poco brillante e molto lacrimosa. Il weekend in solitaria ha lasciato uno strascico di pensieri che controllo a fatica. Cerco di non farmi prendere dallo sconforto e cerco di pensare che la vita non è così male, che mi riserverà ancora sorprese. Mi sento vecchia, mi sento come una che ha vissuto tanto e veloce fino a 30 anni e che ormai non ha altro da fare che attendere la fine dei suoi giorni ... comunque veniamo al dottore. Ha detto cose di me interessanti, in particolare due aspetti. Usando le sue stesse parole potrei essere "appiccicosa", cioè potrebbe non essere gradito questo mio continuo chiedere, organizzare e voler fare. Mi immagino E o F o mille altri concittadini nordici ricevere un mio sms e pensare "cacchio ancora lei? Cosa vorrà? che palle non ho tempo!" Me lo immagino benissimo. Non mi offendo, cioè ... io sono così, io sono testarda, cocciuta, perseverante (in tutto tranne che nella dieta e nello sport). Sono esattamente così: appiccicosa! B

Un cielo d'Irlanda

Ho passato un intero weekend in solitudine. Sola con i miei pensieri non stavo male, ero tranquilla. Solo a tratti sentivo montare in me un disagio fortissimo che sfociava subito in lacrime. Pochi minuti di pianto doloroso e il ritorno del sereno. Un cielo d'Irlanda. Sole e d'improvviso lacrime, poi sole e via così fino a sera. ripeto non stavo male, non mi pesava di per sé la solitudine, mi pesava di più l'idea che quella potesse diventare la mia vita per il resto dei miei giorni. Quello mi spaventava, anzi di più: mi terrorizza proprio! Posso accettare un weekend da sola, tranquilla, mi cucino, vado anche al cinema da sola (tra l'altro una bellissima proiezione zeppa di ventenni e sessantenni). L'ho accettato e ho anche sistemato un po la casa, ho cercato di renderla più calda, più "casa" e meno luogo di transito o dormitorio. Mi sono presa di cura di me anche attraverso la sistemazione della casa e sono stata felice e orgogliosa di questa weekend. Salv

72° finto allenamento

Dati Generali - condizioni generali prima dell'allenamento: tranquilla - condizioni generali dopo l'allenamento: molto soddisfatta Dati Specifici - tipologia di allenamento: Camminata - durata: 1 ora e 35 minuti - distanza: 10 km - calorie: 790 - sensazioni finali: nessuna fatica Eplorazioni e vagabondaggio. Ho abbandonato i soliti viottoli per angoli ancora più solitari ... a pochi metri da casa. Incredibile quanti angoli di campagnia si nascondano ad ogni incrocio. Cammino parecchio, incontro poca gente, mi rilasso, faccio una telefonata, immagino il ritorno dell'estate, immagino di ripercorrere quella strada in bici, con la cucciola. Immagino una sosta al bici-stop ordinando un succo di mela. Immagino tante cose felici anche se il cielo è grigio e a tratti pìpioviggina. In pieno autunno ho in mente i colore dell'estate e in qualche modo sono felice.

71° finto allenamento

Dati Generali - condizioni generali prima dell'allenamento: stordita - condizioni generali dopo l'allenamento: tranquilla Dati Specifici - tipologia di allenamento: Camminata - durata: 1 ora e 18 minuti - distanza: 7.5 km - calorie: 691 - sensazioni finali: nessuna fatica Giornata limpida e sole caldo. Voglia di uscire e respirare per le solite vie che conosco a memoria ma che sempre placano i pensieri della mente senza stancare il corpo. Bella passeggiata.

Lascia andare ciò che non puoi controllare

Con questo pensiero ho lasciato andare la rabbia, la frustrazione, la delusione. Lasciando andare ciò che non posso controllare ho in qualche modo ritrovato un po' di serenità. Questa "rimpatriata" è stato un incubo. Nei modi, nell'organizzazione e infine dei partecipanti. Mi sono opposta con tutte le forze, con tutte le ragioni, ma probabilmente nessuna era schiacciante, nessuna era totalmente condivisibile. In fondo la mia scelta era frutto di mesi di riflessioni e di cambiamenti in atto nella mia testa e nella mia vita. Cambiamenti che voglio per arricchirmi. In qualche modo sto attuando la decrescita felice a partire dalle relazioni umane. Come spesso dico non mi mancano le amicizie basate sul nulla. Non mi mancano tante persone di contorno per aperitivi e poco più. Non mi davano niente queste persone e probabilmente, anche io non avevo niente da dare a loro. E' giusto così, è giusto sparire, lasciarle per la loro strada. Mi preoccupa che non ci sia un ricamb