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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

desperate office

L'ultima confenzione di biscotti Baiocchi dell'anno, presi al distributore di macchinette. In un'azienda ormai deserta parlo da sola con il computer. Non c'e' più niente da fare, solo aspettare 2 ore per alzare il culo dalla sedia, uscire dall'ufficio, uscire da questo anno e magari uscire da questa vita!!! La mattinata è stata lenta e lunga, ma anche la notte è stata lenta, lunga e insonne. Così alle 4.30 di mattina ho inviato un buon giorno. Non mi aspettavo neanche una risposta, invece è arrivata molto affettuosa. PErò stamattina ero sola, disperatamente sola. Nessuno con cui parlare. Durerà ancora un poco ... l'atroce solitudine di chi è costretto a lavorare nei periodi di festa. Giorni miei volati veloci, volate via, che sian belli o brutti scorrete veloci fino al prossimo anno. Ho bisogno di sapere se riceverò una carezza, un bacio. Ho bisogno di una carezza, di un bacio e anche di un abbraccio. NE ho bisogno lo voglio, anche dal basso della mia auto

another day

Un'altro giorno passato ad avvelenarmi, un'altro giorno passato ad ingrassarmi. Pizza, hamburger, biscotti. Rotoli su rotoli di grasso. Ogni specchio è mio, mi guardo, faccio le faccie, provo le espressioni. Concludo che ho una faccia da cu*p ed è meglio se evito di fingermi Femme Fatale, perchènon lo sono, e il risultato è patetico. Ridicolo. Ma non resisto, entro nell'ascensore, mi aggiusto questi capelli da maschio che non volevo e che mi fanno ancora più "tonda". Le sistemo, li sollevo, li spettino. Salgo in auto, mi guardo gli occhi, sbatto le ciglia. Non concluderò niente. Lo so. Vorrei solo mangiare bene e muovermi di più. Invece da domani sono in trincea e dovrò combattere. E per combattere mis ervono energie e spale larghe ... in pratica cibo, cibo e ancora cibo! Arriverò esausta e obesa. Sono già entrambe le cose, quindi chissà come ci arriverò tra 10 gg. !0 schifosi, lunghissimi giorni. MErdosi giorni che mi separano dal sapere se le parole dette son

Non mi sento in ordine

Non mi sento in ordine, nel senso come aspetto, come modo di pormi e vestirmi. Mi sento goffa, imbarazzata, grassa. Non mi sento minimamente attraente e non ho molto tempo per porre rimedio. non mi piaccio io ... figurati come posso piacere agli altri?? Mi sento a disagio, fuori posto. Mi sento mal vestita, mi sento troppo accesa o troppo spenta, comunque sempre troppo fuori dal contesto. Non è reale, non sarò sempre al top, ma non posso nemmeno essere realmente cossì fuori, così outsider?!?!? Sto qui seduta al pc, con la mia pancia ripiegata su tre strati, con il fegato dolorante dal troppo alcol e dai troppi biscotti al cioccolato. Sto così e mi immagino di dover camminar nuda o di dovermi spogliare davanti a un uomo. Che immagine goffa, che movimenti impacciati. Crederci. Dovrei crederci almeno un po che tutto sommato non è solo una questione di kg e di grasso. Dovrei almeno far finta di essere un minimo interessante, dovrei illudermi che non se dovrò spogliarmi davanti a un uomo n

chissà che me pensavo

Io ... io chissà che me pensavo!! Con quel sorriso bello, gli occhi allegri. E' anche un po colpa sua se navigo in questo mare di liquame marrone. Certo che è colpa sua. Se non fosse stato così perfetto tutto quell'andar per monti e per tende. Se non fosse stato così emozionante quel cercarsi e conoscersci e incontrarsi. Basta friseur. Qui è ora di trovare un piano B, una via di fuga. Non mi lascerà schiacciare da questo ingranaggio, anche se non stata io a innescarlo. Io e quello dal bel sorrisetto mannaggia a lui. Quando lo vedo ... Signore quando lo vedo gli apro il libro e gliene dico 4, 8 e anche 16! Se lo vedo, perchè non è poi detto che lo vedo. Non lo so. Non mi va di pensarci. Chissà cosa mi uscirà dalla mia boccaccia. Chissà se piangerò, se bestemmierò, se piangerò. Chissa se sarà aggressiva o docile. Se prevarrà il bisogno di un abbraccio o se maschererò il disagio con la mia autosufficienza. Chissà .... se avrò il coraggio di toccarti o continuerò a pensare al nume

After the christmas

Molto meglio dell'anno scorso (ci voleva vermanete poco) ma ancora lontanissimo dal poter dire "Che belle feste". Il posto era stupendo, bellissimo, desideravo da molto tempo andarci e mi ha veramente emozionato. Il paradiso me lo immagino così ... peccato esserci andata con il diavolo!! La magia si è sciolta, l'incanto è svanito, la bellezza si è ridimensionata. Il piacere è mancato. Pazienza. Rimane un ottimo posto in cui tornare, magari con qualcuno che voglia vivere il posto e goderne pienamente. Fortuna domani si torna alla solita vita, nell'attesa del prossima burrascosa festività: il capodanno! Dove finiremo? Cosa faremo? Potessi scegliere andrei in sardegna, con capagni semi sconosciuti, possibilmente alcolizzati, drogati e fancazzisti. Ma torniamo alla realtà e pensiamo a come non farmi stritolare nuovamente dai soliti ingranaggi delle festività obbligatorie. Ho 5 giorni lavorativi per pensarci. Che fatica. Che spreco di energia tentare di evitare cio ch

Un giorno senza baiocchi

Quando sarà un giorno senza baiocchi? Senza Loacker? Senza quell'irresistibile impulso a mangiare fino a stare male? Non so quando sarà, ma sarà un bel giorno. Stasera semi-finto allenamento. 1 ora e 10 di camminata chiacchierando. Domani avrei quasi voglia di provare a correre. Non lo faccio da un sacco di settimane e potrei organizzarmi facilmente. Vediamo. Bella anche una sgambata notturna. La testa viaggia a mille allora in tutte le direzioni. Dalla fantasia più ottimistica, alla disfatta di Caporetto in grande stile. Immagino di tutto. Mi accorgo che è l'unico desiderio che ho, l'unico progetto, l'unico sogno che accarezzo e che mi da piacere, gioia, voglia di essere una persona migliore. Questo mi manca: avere qualcuno che mi faccia venir voglia di essere una persona migliore. Sono stanca come tutte le sere. Le notti sono sempre insonni e tormentate. Dopo le 20.00 la schiena è a pezzi e l'umore crolla in picchiata alla prima parola detta storta. Le croste m

Alle velocità della luce

Dal settimo cielo, al peggior girone dell'inferno alla velocità della luce. Il tempo di arrivare in vetta e ricevere uno spintone che mi fa rotolorare verso valle incespicando contro rocce e rovi. Adesso mi sento così: ammaccata, frastornata, livida. Sono a pezzi, come da molte settimane. Sfinita, ma proprio sfinita. Notti insonni, dermatite acuta, mal di testa perenne. In fondo a tutto questo una piccola speranza, un piccolo sogno, una speranza microscopica a cui aggrapparmi. Non proprio aggrapparmi ... cullarmi. Un piccolo progetto, qualche sciata, qualche passeggiata. Lo spiraglio di sgambettare un po in compagnia, con qualcuno che desidero. Non so nemmeno se lo farò, se riuscirò ad organizzarmi, ma i sogni sono belli perchè danno speranza, gioia. Spero di riuscire a farmi qualche gita. non è chissà che roba, ma basta questa poca luce a illuminare la notte in cui staziono da mesi ... anni. Non sarò per un abbraccio, non sarà per un bacio che cercherò di essere la persona migli

Giornate differenti

Sono mesi che mi ritrovo all'ora di cena stanca e scoraggiata. Penso a quanto siano diverse le mie giornate rispetto alle sue. Quando suona la sveglia alle 6.45 lui dorme ancora profondamente. Mi alzo e velocemente corro in ufficio dove timbro con la puntualità di un orologio svizzero. Lui sta ancora dormendo e forse a breve suonerà la sveglia. Entra in ufficio quando io sono già alla prima pausa della giornata, quando le prime telefonate hanno già determinato se sarà una buona o una cattiva giornata. Lui si siede alla sua scrivania, mentre io potrei aver già una buona dose di mal di testa da stress. Se il ritmo dell'ufficio è incalzante non guardo l'orologio finchè il segnale della fame mi distoglie dal lavoro: solitamente sono le 11.30-11.45. Adesso anche lui andrà in pausa per un caffè e una sigaretta. Ho fame e mangio presto, per le 12.30 ho terminato e mi rilasso davanto al pc leggendo qua e là. Lo vedo collegato, chiuderà la connessione alle 13, per andare a pranzo.

che pesci pigliare

Non so che pesci pigliare, ma devo fare qualcosa. Non posso autodistruggermi così. Non posso autoledermi così, con il cibo, con il mal di stomaco, il nervosismo, il mal di testa. Voglio che tutto questo finisca perchè sono stanca. Sono una palla, un ernorme palla di depressione, pessimismo, lamentele. Ho i miei buoni motivi per lamentarmi, ma avrei almeno altrettanti motivi per godere di alcune cose. Un palla enorme, con strati di grasso depositati sui fianchi, sulle cosce. Grasso che mi allontana dalla vita, dal piacere, dallo sport. Mi avvicina al dispiacere, alla poca autostima, alla fatica in montagna. Non me ne faccio niente di un corpo così, non mi serve. Non mi aiuta a rifarmi una vita affettiva, non mi aiuta nella prestazione sportiva, non mi gratifica! Mi guardo allo specchio e mi giro subito, mi sento a disagio in mezzo alla gente, ho difficoltà nel vestirmi, non ho piacere di vestirmi, di guadarmi, di sentire il mio corpo. Niente di tutto questo, anzi ... vergogna, mortific

Latitanza

Latitanza in tutti i settori. La più pesante è la latitanza dallo sci. Non scio dal 28 novembre e se considero che forse potrò andare solo sabato che è il 18 significa che sono 20 giorni che non scio. Aggiungiamo la seconda grave latitanza: l'allenamento, di qualsiasi forma e durata. Assente, non pervenuto, sistematicamente evitato. Che sia corsa o semplice passeggiata non mi va di faticare. La fatica è tanta in tanti altri aspetti quotidiani, che mi risparmio volentieri questa. Cosa aspettarsi alla prossima uscita di sci? Non credo molto visto che non sono più allenata e magari ho pure preso qualche altro kg. Poteva mancare una latitanza dalla dieta? no di certo, ma sono così stufa di parlare di cibo, di dieta, di quello a cui non riesco rinunciare, di quanto non riesco a trattenermi ... uffa sono stufa del cibo. Mangio quello che mi va, fino a scoppiare, fino a riempire tutti i vuoti dentro me. La storia va avanti da mesi e mi sta bene. Quindi sono in vita, bella grassa e pesan

In corsa

Siamo in corsa in questo dicembre. In corsa verso il Natale (che non in se non è niente se non un giorno sul calendario), in corsa verso grandi abbuffate, in corsa verso la fine dell'anno e gli inevitabili bilanci. In corsa perchè i weekend voleranno via una dietro l'altro, come questo appena finito. Grossi rodimenti, smaronamento interplanetario, ma non discuto più. Prendo atto, assecondo, recito. Solo così sopravvivo ed ho comunque i miei bei sbattimenti. Prosegue il mal di denti e il mal di stomaco. Strano soprattuto il mal di stomaco: uno strano dolore, misto a neausa che svanisce come inizio a mangiare. Soluzione? Mangiare, mangiare, mangiare. Non mi importa se tornerò obesa ... lo sono già e non ho un solo briciolo di motivazione. Non ho niente di "importante" da fare, non so nemmeno se e quanto e quanto potrò sciare, non so se potrò correre ancora. Nessuno sguarda si posa sulla mia figura, non devo sfilare in mutande e reggiseno, posso andarmene a letto in cam

29° Finto Allenamento

Dati Generali - condizioni generali prima dell'allenamento: depressa - condizioni generali dopo l'allenamento: depressa ma ossigenata Dati Specifici - tipologio di allenamento: camminata - durata: 1 ora - lunghezza: 6 km - sensazioni finali: permanent scazzus Lo stadio attuale della mia depressione sta portando aspetti positivi. Non ho attacchi di fame incontrallata in quanto tendo più all'apatia che all'entusiasmo. Non ho voglia di socializzare, ne di intrattenere relazioni umane che significa non farmi compatire con i miei amichetti di turno. Questo profondo bisogno di silenzio, di quiete mi porta a non desiderare contatti, di nessun tipo. Durasse almeno un paio di settimane con qualcuno .... La passeggiata di stasera serviva solo per prendere un po d'aria. Fa freddo, parecchio freddo. Nelle campagne solitamente buie, la neve rischiara quel tanto che basta per individuare il ghiaccio e non slogarsi una caviglia!! I miei malesseri psicosomatici mi attan